Skip to main content

James Gunn ha concluso il suo lavoro con i Marvel Studios con un film grandioso, strano, caotico e davvero toccante dedicato alla sua squadra bizzarra di eroi improbabili. È come se avesse scritto una lettera d'amore per loro: ecco la recensione di Guardiani della Galassia Vol.3.

https://www.youtube.com/watch?v=yrsVzqqX4Qk&pp=ygUmZ3VhcmRpYW5pIGRlbGxhIGdhbGFzc2lhIDMgdHJhaWxlciBpdGE%3D
LA TRAMA

Il cuore del film è rappresentato da Rocket: dalla sua storia, dal luogo da cui proviene e da chi era.

Il fulcro della trama di Guardiani della Galassia Vol. 3 è incentrato sulla figura di Rocket e sulla sua storia, dalle origini del personaggio al percorso che lo ha portato ad essere ciò che è. Nel film, è proprio la narrazione della vicenda di Rocket a guidare la narrazione, mettendo in evidenza il passato turbolento del personaggio che, ben presto, sconvolgerà la vita dei protagonisti.

La pellicola si apre con il gruppo di eroi, ancora alle prese con la perdita di Gamora, alle prese con la vita quotidiana a Knowhere. Ma l’equilibrio precario che si è instaurato viene subito minacciato dal ritorno del passato di Rocket. Per salvare il loro amico, Peter Quill deve riunire la squadra per intraprendere una pericolosa missione, che potrebbe portare alla fine dei Guardiani se non verrà portata a termine con successo.

Recensione di Guardiani della Galassia Vol. 3
GUARDA IN STREAMING
INFO & CAST
Anno 2023
Durata 149 min
Regia James Gunn

 

Cast
Chris Pratt: Peter Quill / Star-Lord
Zoe Saldana: Gamora
Dave Bautista: Drax il Distruttore
Karen Gillan: Nebula

LA RECENSIONE

Gunn, con Guardiani della Galassia Vol.3 fa qualcosa di selvaggio, qualcosa di sempre più raro

In un arco temporale di 10 anni e attraverso 23 film, il Marvel Cinematic Universe ha costruito una storia epica e coinvolgente che ha raggiunto il suo apice con lo snap (conosciuto anche come “il Blip” nel gergo degli appassionati), l’evento in cui metà degli esseri viventi dell’universo sono stati cancellati da Thanos per cinque lunghi anni. Ora, mentre gli appassionati si chiedono come l’MCU intenda sviluppare una nuova saga che affronti la classica lotta tra il bene e il male, ecco che il terzo capitolo dei Guardiani della Galassia diretto da James Gunn arriva dritto al cuore di tutti noi.

Il film di James Gunn, suo ultimo capitolo nel mondo Marvel, chiude la trilogia che ha diretto per quasi un decennio, senza mai affrontare direttamente gli eventi del “Blip” (qualcuno ricorda che i Guardiani hanno perso più della metà dei loro membri per cinque anni? No? Ok…), ma si concentra invece sulla sincera emotività di cui l’MCU ha disperatamente bisogno in questo momento.

Se la maggior parte dei film Marvel fa leva sull’entusiasmo del pubblico, il film di Gunn riesce a fare qualcosa di ancora più significativo: sa commuovere. Sì, stiamo parlando dei film con un procione violento e un albero parlante. La formazione attuale dei Guardiani che sa come fare battute divertenti mentre distrugge una stanza piena di cattivi, porta quell’alchimia a un livello ancora più alto per questo capitolo finale. Questo film parla della Marvel, di questi personaggi e di questo regista, dimostrando che questo terzo episodio di una serie inserita in un franchise composto da 32 lungometraggi totali è una delle voci più audaci, emozionanti e originali mai viste nell’MCU. C’è ancora vita in questo universo cinematografico, a patto che altri film all’interno di esso siano in grado di affrontare le sfide che Gunn e i suoi collaboratori hanno scelto di affrontare, dimostrando ancora una volta che questa banda intergalattica di strani personaggi è veramente il cuore pulsante dell’MCU.

Cosa sapere prima di vedere Guardiani della Galassia Vol. 3?

I Guardiani e il legame con la musica

La selezione musicale ha sempre svolto un ruolo chiave nella saga dei Guardiani della Galassia e, in particolare, nei mixtape di Peter Quill, il protagonista che mantiene vivo il legame con il suo pianeta d’origine attraverso la musica soul e r’n’b degli anni ’70. Con il terzo capitolo, Guardiani della Galassia Vol. 3, il regista James Gunn amplia il repertorio musicale fino ad includere le produzioni degli anni ’90, che assumono un ruolo ancora più centrale rispetto ai precedenti film.

La colonna sonora del film si compone di una miscela di note malinconiche e di energia, che contribuiscono a creare un ritmo e una sensibilità distinti in due archi narrativi differenti. Ad esempio, la struggente versione acustica di “Creep” dei Radiohead viene utilizzata per sottolineare momenti di introspezione e di malinconia, mentre la potente “No Sleeps Till Brooklyn” dei Beastie Boys accompagna scene d’azione cariche di adrenalina.

IN CONCLUSIONE

Il terzo capitolo della trilogia dei Guardiani della Galassia è probabilmente il più problematico da affrontare, ma Gunn ha saputo snaturare in parte la spensieratezza dei film precedenti a favore di un'intensità emotiva che lo rende molto più sentito e meno ripetitivo rispetto ad altri capitoli dell'MCU. Il risultato è un film nostalgico e intenso, che rappresenta il miglior modo per chiudere questa meravigliosa avventura cinematografica!

Il voto di Cinefily

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento!