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“A Quiet Place – Giorno 1” è stato scritto e diretto da Michael Sarnoski. La pellicola, terzo capitolo della serie, è il prequel/spin-off di “A Quiet Place – Un posto tranquillo”, blockbuster del 2018, diretto da John Krasinski e che piacque tantissimo anche a noi perché composto da un cast eccezionale e da una squadra cinematografica da urlo. Adesso, non vi resta che leggere la nostra recensione, senza spoiler, e correre a prenotare il vostro biglietto in poltrona VIP.

LA TRAMA

Il gioco mortale del silenzio inizia a New York

New York. Una normale giornata nella Grande Mela viene sconvolta all’improvviso dall’arrivo di tremende creature aliene, assetate di sangue e dotate di udito a ultrasuoni, con cui cacciano gli esseri umani. Tra questi, ci sono Samira “Sam”, giovane affetta da un tumore terminale e ricoverata in un istituto, in compagnia del suo gatto Frodo, e il giovane Eric (Joseph Quinn). L’unico modo per sopravvivere alla loro furia è rimanere in totale silenzio.

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INFO & CAST
Anno 2024
Durata 110 min
Regia Michael Sarnoski

 

Cast
Lupita Nyong’o: Sam
Joseph Quinn: Eric
Alex Wolff: Reuben
Djimon Hounsou: Henri
Eliane Humuhire: Zena

LA RECENSIONE

Il rumore di New York a 90 decibel scatena le creature aliene

Per questo atteso prequel, John Krasisnki, regista e protagonista dei primi due capitoli (con la moglie Emily Blunt), rimane come co-autore del soggetto e produttore, mentre lascia la cabina di regia a Michael Sarnoski. Ora, come dicevamo “A Quiet Place – Un posto tranquillo”(2018) e “A Quiet Place II” ci sono piaciuti tantissimo e hanno messo d’accordo critica e pubblico. Era atteso un sequel, però anche questo prequel/spin-off ci ha colto di sorpresa e ci ha travolto riportandoci all’inizio della vicenda, ossia ci fa scoprire da dove sono uscite queste creature orribili e assetate di sangue e cosa ha scatenato la loro ira. La premessa che il regista (anche sceneggiatore) ci fa all’inizio è molto chiara: a New York, il rumore medio è pari a 90 decibel, dunque come se fosse un urlo prolungato e forte. Che queste creature, quindi, siano venute a imporci il silenzio o a ricordarci di smettere di urlare per ascoltare? Le interpretazioni possono essere decine, ma il magnetismo della storia ci prende dall’inizio e questo è un plus che convince subito.

Lupita Nyong’o e Joseph Quinn nuovi protagonisti tra distruzione, morti e alieni

Il premio Oscar Lupita Nyong’o (Sam) e Joseph Quinn (Eric) sono state scelte molto azzeccate, dato che la loro alchimia e interazione sono semplicemente perfette. La prima ormai non ha nulla da perdere ma lotta comunque per non darla vinta agli “alieni” e, col suo gattino, si affida all’inaspettatamente coraggioso Eric. Con loro ci sono anche Reuben (Alex Wolff) e Henri (Djimon Hounsou), ma a questi altri due “umani” non è dedicato molto spazio, purtroppo. Dai boschi si passa alla città, strizzando l’occhio a film come “Cloverfield” e “Io Sono Leggenda”, e vediamo i nostri muoversi tra distruzione, morti, alieni che piombano su tutto e tutti. L’importante è “tacere” o cercare di “distrarre” gli alieni per salvarsi la pelle, con una suspense ben dosata e una durata di 110 minuti che fanno scivolare via le vicende in un lampo, sperando in un altro capitolo per “capire” cosa ne sarà di alcuni punti rimasti ancora aperti.

Lo spunto di base utilizzato all’ennesima potenza

Le regia è veloce e precisa; la fotografia di Pat Scola non poteva essere migliore mentre agli effetti speciali di Mark Holt siamo un 8 perché in alcune scene ci siamo un po' persi; le scenografie e il montaggio di Simon Bowles e Andrew Mondeshein, invece, meritano un 10. Insomma, lo spunto di base usato nei primi due capitoli, qui è stato utilizzato all’ennesima potenza perché – anche se siamo consapevoli di quello che disturba e disturbava le creature – l’ansia e la tensione sono mantenute inalterate dal primo minuto e Sarnoski – finalmente – non si perde in lungaggini e spiegazioni che avrebbero decretato la morte della pellicola. Correte al cinema e fateci sapere cosa ne pensate.

Il voto di Cinefily

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