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Dopo il successo mondiale di “Gomorra – La serie” e dei film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, “Veleno”, “Puoi baciare lo sposo” e “Spaccapietre”, Salvatore Esposito è il protagonista de “La cena perfetta”, diretto da Davide Minnella, in cui divide la scena con Greta Scarano (“Suburra”, “Speravo de morì prima”) e i bravissimi Gianfranco Gallo e Gianluca Fru dei The Jackal. A completare il cast ci sono anche Antonella Attili e Antonio Grosso. Commedia romantica tra camorra, fornelli, piatti gourmet, amore e tante risate, la pellicola di Minnella è stata presentata in anteprima nazionale il 25 aprile al Comicon di Napoli e sarà nelle sale dal 26 al 28 per poi atterrare su Sky. Affrettatevi ad acquistare il vostro biglietto perché ne vale veramente la pena.

LA TRAMA

La cena perfetta

Salvatore Esposito è Carmine Giordano, un camorrista dal cuore buono cresciuto col boss Pasquale Rizzuto (Gianfranco Gallo) detto “A’ Scimitarra“, la cui vita fu salvata dal padre di Carmine. Da allora, il boss lo protegge contro tutto e tutti fino a quando Carmine fa scappare volutamente un suo amico con 300 mila euro appartenenti al boss. Da quel momento, A Scimitarra decide di spedirlo a Roma affidandogli la gestione di un ristorante che servirà come copertura per il riciclaggio del suo denaro sporco. Ad aiutare Carmine c’è il giovane Rosario (Gianluca Fru), addetto a “scongelare” le pietanze dei poveri avventori.

Recensione di La cena perfetta

Un giorno, però, Carmine incontra Consuelo (Greta Scarano), giovane e bella chef di origine argentina dal carattere fumantino e in cerca di riscatto, e decide di affidarle la completa gestione di quello che era il suo ex ristorante, “Il picchio blu”. Dopo le prime incomprensioni, tra i due s’instaurerà un rapporto di fiducia e qualcosa di più profondo. Ma l’ombra di Scimitarra e i problemi del passato si presenteranno alla porta del locale a chiedere il conto.  

LA RECENSIONE

La favola moderna del riscatto, tra camorra, cucina e piatti gourmet

L’impalcatura del film di Minnella è quella delle classiche commedie e/favole romantiche che fondono cucina e amore, il sentimento che nasce tra i fornelli tra mille diatribe ed eccezionali piatti gourmet, ma il regista da un decisivo tocco un più. “La cena perfetta”- scritto da Stefano Sardo, Giordana Mari, Gianluca Bernardino e con la collaborazione dello stesso Salvatore Esposito – non fa da eco alle pellicole americane dello stesso genere ma lo fa suo, raccontando, senza essere mai banale o retorica, la storia di due persone che cercano una seconda possibilità, un riscatto che sembra non arrivare mai, un passato da abbandonare per proiettarsi verso il futuro, rischiando il tutto per tutto. Si ride (molto), ci si emoziona e ci si riconosce negli incontri/scontri tra Carmine e Consuelo, due facce della stessa medaglia che il destino farà incontrare per aiutarsi reciprocamente. 

Un poker d’assi alle corte di Minnella con lo zampino della chef Cristina Bowerman

Salvatore Esposito, grazie al personaggio di Carmine, riesce a sdrammatizzare una volta per tutte quello di Genny Savastano perché il protagonista de “La cena perfetta” è un camorrista un po’ imbranato, che non vuole fare quella vita, anzi cerca una via d’uscita, una liberazione dalla sudditanza dal boss A Scimitarra, interpretato dal fenomenale Gianfranco Gallo, che con Esposito già aveva lavorato proprio in “Gomorra – La serie”, dove aveva il ruolo di suo suocero, Giuseppe Avitabile. L’alchimia tra i due è ormai rodata e lo dimostrano ampiamente anche in questo film, dove recitano con naturalezza, semplicità ma estrema profondità e consapevolezza. Greta Scarano è perfetta nei panni di Consuelo Bonega, chef irascibile ma dal cuore tenero e proprio l’attrice ha raccontato di essersi appassionata molto alla cucina grazie anche alla presenza costante sul set della chef stellata Cristina Bowerman, creatrice di tutti i piatti presenti nel film e che si ritaglia anche un piccolo cameo. Che dire di Gianluca Fru? Lui è il vero giullare di corte che appena parla fa ridere tutta la platea, il caratterista ideale che spinge l’acceleratore dell’ironia al massimo e qui nei panni di Rosario è semplicemente eccezionale, vera ciliegina sulla torta. Tutto è incastrato alla perfezione, un puzzle perfetto incorniciato dalle belle musiche di Michele Braga, con finale ad alta tensione che strapperà anche qualche lacrimuccia 😢. Ma state tranquilli, lo sapete che l’amore vince sempre.

Il voto di Cinefily

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