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Tom Holland, star di Spider-Man interpreta un uomo comune che si innamora, va in guerra e diventa un rapinatore di banche drogato. Ecco la recensione di Cherry, film dei fratelli Russo.

Un film tratto da una storia vera

La storia mostrata in Cherry è tratta da un romanzo semi-autobiografico scritto da Nico Walker.
L’uomo, dopo aver terminato la sua pena detentiva ad Ashland, nel Kentucky, attendeva la pubblicazione del romanzo semi-autobiografico che aveva scritto proprio in carcere circa le vicende che lo hanno condotto in quel luogo. Il libro si intitolava Cherry, e poco dopo il successo fu immediato.

Tanto da permettere all’autore – ex paramedico dell’esercito americano in Iraq, tossicodipendente e rapinatore di banche – una seconda possibilità per essere tutto ciò che avrebbe voluto diventare. Questo anche prima che la coppia di registi Anthony e Joe Russo gli pagassero 1 milione di dollari per i diritti del film e lo trasformassero nella loro prima produzione post “Avengers: Endgame”.

In "Cherry", Tom Holland dona la sua migliore versione artistica di sé all’interno della sua peggiore versione di sé: un ragazzo dagli occhi spenti e una carnagione sciatta.

L’attore interpreta un veterano della guerra in Iraq diventato poco dopo tossicodipendente da oppioidi, successivamente un eroinomane e poi un rapinatore di banche: l’ascesa alla caduta. La performance artistica è meravigliosa: Holland suda freddo, piange lacrime vere e parla con voce flemma.

Il suo personaggio non viene mai nominato (è una persona comune).

Info
Anno 2021
Durata 141 min
Regia Anthony e Joe Russo

 

Cast

Tom Holland: Cherry
Ciara Bravo: Emily
Jack Reynor: Pills & Coke
Michael Rispoli: Tommy

I fratelli Russo, lavorando secondo uno stile stravagante ereditato dai lavori in Marvel, creano un film che è quasi un showreel. Cercano di pensare al di fuori di Marvel, ma quello che invece dimostrano è che anche con materiale crudo e violento come questo, continuano a pensare come dei fantasisti. “Cherry” ha una patinata di inautenticità, vuole essere un film alla Scorsese ma assume le sembianze di un brutto film di Tony Scott. I fratelli Russo trattano il romanzo di Walker come se fosse un romanzo grafico, una torta di panna a strati che pian piano si scioglie.

Il film inizia in maniera innocente come una storia d’amore ambientata al college: il nostro Holland è un eroe senza nome, uno sfigatello con gli occhiali e i capelli davanti agli occhi. A lezione incontra Emily (Ciara Bravo), che interpreta la ragazza difficile da ottenere, poi no, e poi nuovamente difficile quando dice che sta per trasferirsi a scuola a Montreal (solo perché ha paura di quanto sia profondo il loro amore). Questo lascia Holland così perso da decidere di arruolarsi nell’esercito.

Questo aspetto narrativo consente ai Russo di mettere in scena una sequenza di addestramento di base che è come una parodia a “Full Metal Jacket”. (È qui che il film definisce Holland una “ciliegia” appunto Cherry.) Qualche mese dopo si parte per la guerra in Iraq, dove i Russi danno prova delle loro capacità d’azione, inscenando la battaglia ed esplosioni.

Tornato a casa (che, a proposito, è Cleveland), Holland si trasforma in un ragazzo ossessionato da un disturbo da stress post-traumatico e dipendenza da Oxycontin. Fatica a dormire (“Non ho dormito. E quando l’ho fatto ho sognato la violenza”), e ha atteggiamenti irrequieti. Eppure, nonostante i cliché del cattivo ragazzo, la guerra non sembra averlo alterato internamente.

1 volto
1000 ruoli

Il problema con "Cherry" è che il film si presenta come uno spaccato di vita frammentaria in cui ogni momento sembra basarsi non sull’esperienza del protagonista, ma sull’esperienza di altri film.

Per non parlare delle rapine in banca. Solitamente i ladri indossano maschere per non essere riconoscibili dalle telecamere di sorveglianza, in Cherry Holland vaga da una banca all’altra a viso scoperto, senza travestimenti, agitando una pistola e intrattenendo conversazioni pseudo-gentili con le cassiere. Nessun avvistamento di polizia, nessun inseguimento… nulla!

Il Finale

Ovviamente non può durare a lungo questa situazione, questa piccola parte di film, ecco questa piccola parte di film credo si sia voluta ispirare, male, a Tarantino.

Sono pochissimi i momenti in cui Cherry si mostra come un film credibile, ancor meno quelli come film divertente.
Quello che mi lascia il film è una storia dura, una storia d’amore, di guerra, di droga, di rapina interpretata da un ottimo Tom Holland, ma confezionata esageratamente in modo finto dai fratelli Russo. Al giorno d’oggi infatti la gente ama l’autenticità, in tutte le sue forme e nelle situazioni più disparate.

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