Recensione di Marriage Story (Storia di un Matrimonio in italiano), ovvero tutto ciò che avresti sempre voluto sapere sul divorzio ma non hai mai osato chiedere.
Adam Driver e Scarlett Johansson sono una straordinaria coppia che affronta le conseguenze della fine del loro matrimonio, il tutto magicamente strutturato dal registra Noah Baumbach.
Ogni matrimonio, agli occhi di un estraneo è un mistero, e si dice che lo sia ancor di più per le stesse persone sposate. Lo scrittore e regista Baumbach divorziò nel 2013, ed oggi ci propone la sua storia, la fotografia di una relazione in fin di vita. Non saprei come definire questo film, a tratti dolce commedia, a tratti triste dramma: la verità è che non tutto debba esser definito, preciso, inquadrato.
E così il nostro consiglio è quello di godere del film senza limiti e congetture, assaporandone momento dopo momento.
Durata 136 min
Regia Noah Baumbach
Cast
Scarlett Johansson: Nicole Barber
Adam Driver: Charlie Barber
Laura Dern: Nora Fanshaw
Alan Alda: Bert Spitz
Ray Liotta: Jay Marotta
Adam Driver e Scarlett Johansson sono Charlie e Nicole. Lui è un brillante regista teatrale che sogna di portar in scena uno spettacolo tutto suo a Broadway. Lei, sua moglie, ne è la protagonista: un’affascinante donna che ha mollato un’ambiziosa carriera da attrice hollywoodiana per trasferirsi a New York, accanto al marito. Ne è diventata la musa, il faro per costruire la sua compagnia teatrale. Compagnia che a sua volta diverrà una delle cause della fine della loro relazione. La coppia inoltre ha un figlio di 8 anni, Henry.
La loro relazione va via via sfumando, complice il trasferimento di Nicole a Los Angeles per riprendere la carriera da dove si era arrestata. E sarà qui che sfocerà la battaglia, inizialmente calma, amichevole e informale, in una guerra tra avvocati, predatori, avidi di soldi, che soddisfano il proprio ego annientando il nemico. Una lotta follemente costosa.
Woody Allen sei tu?
L’influenza di Woody Allen in questo film è palese: un montaggio in continuo movimento che alterna momenti di calma e di amore (come la sequenza iniziale in cui i due raccontano cosa amino l’uno dell’altro), con situazioni strazianti che mostrano come Charlie non riesca a smetter di dare ordini alla moglie. A queste si aggiungono scene quasi oniriche che trasformano una serata al karaoke di Charlie, in un vero e proprio musical (la canzone cantata è Being Alive di Sondheim).
Il confronto centrale tra Charlie e Nicole, colmo di rabbia, dolore, ferite, è tanto teatrale quanto lucido e intelligente. Scarlett è fantastica, mai vista così carismatica in un personaggio.
Adam Driver, forse non è mai stato più affascinante (nemmeno nei panni di Kylo Ren accompagnato dalla forza – se vuoi scoprire le curiosità di Star Wars – L’ascesa di Skywalker, leggi il post qui).