22 maggio. Trepidante è l’attesa per il secondo live action Disney del 2019. Il primo, Dumbo, celebre rivisitazione di Tim Burton è stata forse una piccola delusione per gli affezionati del classico d’animazione del ’41, ma non è così per Aladdin.
Ad aprire la scena, sono due piccoli fratellini su un veliero che ne ammirano sognanti uno ancor più grande al largo. Avidi di una intrepida storia d’avventura, un marinaio dalle sembianze del principe di Bel Air (Will Smith) li richiama per raccontare loro una storia di amore, coraggio e lealtà, ambientata nella lontana e affascinante Agrabah.
Nota è la storia dell’orfano Aladdin, che insieme al suo fidato amico Abù, cercano di sopravvivere ogni giorno accaparrando qualche dattero in cambio di proventi dalle tasche dei paesani. Tutto cambia quando una bellissima principessa di nome Jasmin, sotto mentite spoglie, entra a far parte della sua vita. Una principessa con cui condivide il desiderio di fuggire da quel destino che sembra inseguirli da una vita, la voglia di essere ascoltati e valorizzati per chi sono realmente. Ma cosa sarà mai disposto a fare un piccolo furfante per far breccia nel cuore di Jasmin? Fare un patto con il diavolo? Si, e questo diavolo si chiama Jafar. Partirà cosi alla ricerca di una lampada millenaria di cui solo il diamante allo stato grezzo che è il giovane, potrà appropriarsi.
Ma quale potere si nasconde dentro tutto quell’ottone? Un gigante azzurro o un genio? Oh no, che sciocchezze… I giganti non esistono è ovvio, deve essere un genio. E chi se non l’esilarante e unico nel suo genere Will Smith? La sua interpretazione è stata irresistibile, Willy ci ha fatti ridere, cantare, sognare e perchè no anche accennare qualche passo di hip hop.
Anno 2019
Durata 128 min
Regia Guy Ritchie
Cast Mena Massoud: Aladdin Will Smith: Genio Naomi Scott: Jasmine Marwan Kenzari: Jafar
Questo film è uno spettacolo spettacolare, tra effetti speciali, scenografie d’eccezione e le colonne sonore, rimaste solo parzialmente fedeli all’originale, il successo è a dir poco assicurato.
Sempre romantica l’ingenua voglia di riscatto di Jasmin di combattere per i propri ideali e governare il suo popolo in prosperità e onestà. Cosi come è sempre commovente l’altruismo di chi nonostante poco possegga, è capace di donare la cosa più preziosa che ha: il proprio cuore. Direi che è una bella sfida avere 3 desideri e destinarne uno alla liberazione dell’essere più potente mai esistito. D’altronde, a cosa serve tanto potere se imprigionato in un oggetto da collezione?
Nota negativa? L’interprete di Jafar. Si insomma, dov’è l’inquietante Visir di mezza età dallo sguardo cupo e profondo e dalla voce pungente? Questo Jafar è troppo giovane e fresco rispetto al film d’animazione, nonostante a contraddistinguerlo rimanga sempre la fama di misogino, e insaziabile di potere.
Aladdin forse non era il film che ci aspettavamo quanto a fedeltà rappresentativa (leggi il nostro articolo sulle differenze tra cartone e film), ma che dire… un genio per amico che solo Will Smith può interpretare, beh.. è un desiderio esaudito per tutti noi!