Occhi di ghiaccio, talento inimitabile, eleganza innata e carisma da vendere. Il leggendario Paul Newman nasceva esattamente 100 anni fa e con 3 Oscar, 7 Golden Globe e un Emmy è entrato, ormai, nella storia del cinema. L’attore è noto anche per le sue immense opere di beneficenza e per la sua passione per le corse automobilistiche e, dunque, qualora non conosceste ancora la sua storia, non vi resta che leggere il nostro articolo tutto d’un fiato.
E’ lui l’attore più elegante, carismatico e bello di sempre. Paul Newman, il divo dallo sguardo di ghiaccio, nasceva esattamente 100 anni fa, il 26 gennaio 1925 e con 57 film all’attivo, una manciata di serie e film tv, 3 Oscar, 7 Golden Globe e un Emmy è entrato di diritto nella storia del cinema. Oltre alla recitazione, Newman era un grandissimo appassionato di corse automobilistiche (ricordate il suo film “Indianapolis pista infernale” del 1969? E’ partito tutto da lì) tanto da decidere di prendere lezioni dal famoso pilota Bob Bondurant e di partecipare a varie gare. Nel 1979 prese parte anche alla prestigiosa 24 ore di Le Mans e a quella di Daytona. Nel 1983 fondò, con Carl Haas, la squadra Newman-Haas, che con piloti come Mario Andretti e Nigel Mansell vinse tantissime gare. L’attore è noto anche per le sue immense opere di beneficenza a favore dei più deboli. Infatti, nel 1982 ha fondato la Newman’s Own, un’azienda alimentare specializzata in produzioni biologiche i cui ricavi vengono devoluti per scopi umanitari mentre nel 1988 ha istituito l’associazione Hole in The Wall Camps, con l’obiettivo di realizzare programmi di terapia ricreativa per bambini malati.
Gli esordi a teatro e al cinema
Newman è nato a Cleveland, in Ohio e, dopo il liceo, si arruolò nella U.S. Air Corps. Durante la Seconda guerra mondiale fu marconista e mitragliere ma durante il dopoguerra tornò a casa per occuparsi del negozio di articoli sportivi del padre. Nel 1949 sposò Jaqueline E. Witte dalla quale ebbe i figli Scott Allan, Susan Kendall e Stephanie e assecondò la sua passione per la recitazione frequentando la scuola d’arte drammatica della Yale University e poi l’Actors Studio di New York. Newman esordisce a Broadway nel 1953 nello spettacolo “Picnic”, mentre il primo film per il grande schermo sarà “Il calice d’argento”, di Victor Saville, ma la critica distrusse la sua performance. Si rifece ben presto grazie al ruolo del pugile Rocky Graziano nel film “Lassù qualcuno mi ama”(1956), di Robert Wise. Nel 1958 sposò l’attrice Joanne Woodward dalla quale ebbe le tre foglie Elinor Teresa, Melissa Stewart e Claire Olivia. Con la seconda moglie reciterà nelle pellicole “Missili in giardino”, “La lunga estate calda”, “Dalla terrazza (1960), “Paris Blues”(1961), “Il mio amore con Samantha”(1963), “Indianapolis, pista infernale”(1969), “Un uomo oggi” (1970), per poi dirigerla in “La prima volta di Jennifer”(1968), “Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda”(1972), “Harry & Son” (1984) e “Prima dell’ombra”(1980).
I grandi successi tra gli anni ’50 e ’70
La sua carriera è decollata tra la fine degli anni ‘50 e la metà dei ’70 quando è stato protagonista di alcuni film cult che l’hanno reso una vera e propria leggenda. Tra questi ci sono “La gatta sul tetto che scotta”(1958), “Exodus”(1960), “Lo spaccone”(1961), “Nick mano fredda”(1967), “Butch Cassidy” (1969), “La stangata”(1973), “L’inferno di cristallo”(1974) e tanti altri. Nel 1986 arrivò l’Oscar alla carriera mentre l’anno dopo vinse l’ambita statuetta come Miglior attore protagonista per il bellissimo “Il colore dei soldi”, diretto da Martin Scorsese. Nel 1994, invece, ricevette il premio umanitario Jean Hersholt, un particolare premio attribuito per eccezionali contributi a cause umanitarie.
Gli ultimi film
Nel 1994 tornò al cinema con “Mister Hula Hoop”, dei fratelli Coen e, l’anno dopo, vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino per “La vita a modo mio”, di Robert Benton. Nel 1999 fu tra gli interpreti del film “Le parole che non ti ho detto”, di Luis Mandoki, mentre nel 2000 lo vedremo in “Per amore… dei soldi”, diretto da Marek Kanievska. L’ultimo film a cui ha preso parte è stato “Era mio padre”(2002), di Sam Mendes. In tv, invece, lo vedremo nelle serie “Freedom: A History of Us” e “Empire Falls – Le cascate del cuore”, entrambe del 2003 e nel film tv “Our Town”, di James Naughton (2003). Nel luglio 2008 fu colpito da un cancro ai polmoni che lo portò alla morte in tempi brevissimi. Infatti, l’iconico attore morì il 26 settembre 2008, all’età di 83 anni.