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Solo il 26, 27 e 28 giugno sarà nelle nostre sale, come evento speciale di Sony Pictures, “I Cavalieri dello Zodiaco”, adattamento live-action della famosa serie anime di Toei Animation, “Saint Seiya” e quindi sul manga di Masami Kurumada. Al centro del racconto c’è la storia di Seiya, un adolescente che lotterà contro tutto e tutti per cercare la sorella rapita e che si ritroverà in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. La curiosità era alle stelle, i fan impazziti in tutto il mondo, ma prima di andare al cinema abbiamo qualcosa da dirvi.

https://www.youtube.com/watch?v=UBP2fvUM_DE&ab_channel=SonyPicturesItalia

La trama del film

Seiya è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.

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INFO & CAST
Anno 2023
Durata 112 min
Regia Tomek Bagiński

 

Cast
Mackenyu: Seiya di Pegasus
Famke Janssen: Vander Guraad
Madison Iseman: Sienna Kiddo / Atena
Diego Tinoco: Nero di Phoenix
Mark Dacascos: Mylock
Nick Stahl: Cassios
Sean Bean: Alman Kiddo

LA RECENSIONE

“I Cavalieri dello Zodiaco”, come prendere un mito e demolirlo

C’era molta attesa su questo live action perché il manga e l’anime de “I Cavalieri dello Zodiaco” è uno dei più amati di sempre. Già dal trailer, però, i dubbi sono sorti soprattutto tra i fan decennali di Pegasus e dei suoi amici, suscitati dal fatto che c’erano parecchie incongruenze narrative e anche “fisiche”. Certo, ci siamo emozionati quando abbiamo lo abbiamo visto con Castalia, quando si lancia in combattimenti esplosivi, quando abbiamo intravisto la Grecia, ma il film è tutt’altro. Il regista Tomek Bagiński, noto per “Sztuka spadania”(2004), “Katedra”(2002) e “The Witcher: Nightmare of the Wolf”(2021), è anche bravo a maneggiare il materiale in possesso, ma la pellicola è totalmente affossata da una sceneggiatura inconsistente – scritta da Josh Campbell, Matt Stuecken e Kiel Murray – e da una fotografia e da effetti visivi che rendono il tutto plasticoso, finto e adatto più ad un videogioco che al grande schermo.

Recensione de I Cavalieri dello zodiaco

La demolizione dei concetti principali

Il lavoro sulla sceneggiatura ha snaturato quasi totalmente i concetti fondamentali dell’anime: i miti greci, la loro influenza sulla modernità e le riflessioni sul destino del mondo, con tanto di aspetti moralistici e didascalici che ne hanno fatto una delle serie animate più “colte” di sempre. Resta solo la “protezione” di Pegasus nei confronti della reincarnazione della Dea Atena (Madison Iseman), nulla più. Ora, è vero che tutto ciò al cinema sarebbe risultato un po’ pesante, ma pensare di risolvere il tutto facendo un mix di “Mortal Kombat”, “G.I. Joe” e “Tekken” è stata la strada peggiore che si potesse pensare di percorrere. La storia di Pegasus e dei cavalieri principali non è assolutamente accennata; le scene (tante) di combattimento sono caratterizzate da una CGI discutibilissima e le armature, le caratterizzazioni dei personaggi e i loro ruoli non ci permettono di riconoscere appieno quello che abbiamo amato del manga e dell’anime, finendo per non emozionarci per nulla. Si assiste ad un’altra storia, la corsa di Pegasus alle Dodici Case è raffazzonata e priva di magnetismo e anche il nemico principale, che dovrebbe essere il Arles, Il Grande Sacerdote, in realtà non lo è, ma preferiamo non anticiparvi nulla in merito.

IN CONCLUSIONE

Il cast sbagliato e le storie non sviluppate

Oltre al protagonista principale, Mackenyu, nei panni di Pegasus, che risulta abbastanza convincente, il resto del cast – Famke Janssen (Vander Guraad), Madison Iseman (Sienna/Atena), Diego Tinoco (Nero di Phoenix), Mark Dacascos (Mylock), Nick Stahl (Cassios), Sean Bean (Alman Kiddo) e Caitlin Hutson (Marin dell’Aquila) – seppur composto da attori molto bravi, non riesce a coinvolgerci neanche per un minuto, non essendoci alcuna alchimia. Il loro background non è sviluppato è messo assieme come un collage che alla fine non riusciamo a ricomporre e, solo alla fine, forse capiamo che saranno sviluppate in eventuali sequel (?). Insomma, l’operazione era difficilissima ma, purtroppo il risultato è semplicemente deludente su tutta la linea.

Il voto di Cinefily

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