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Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, la vera storia di House of Gucci

By Dicembre 19, 2021Dicembre 20th, 2021No Comments

L’esplosivo dramma familiare al centro di House of Gucci di Ridley Scott è culminato in uno dei delitti più celebri della cronaca italiana degli anni Novanta. Patrizia Reggiani, Maurizio Gucci: ecco tutto, ma proprio tutto sulla vera storia di House of Gucci.

House of Gucci è davvero ispirato ad una storia vera?

Nel film il matrimonio di Patrizia Reggiani (Lady Gaga) e Maurizio Gucci (Adam Driver) implode mentre l’azienda di famiglia, il noto brand di moda Gucci, inizia a sgretolarsi tra lotte intestine e cambiamenti culturali, culminato nello scioccante omicidio di Maurizio. Il film di Ridley Scott a tratti è così esagerato che è ragionevole presumere essere il risultato di un’immaginazione molto attiva. Ma è davvero così? House of Gucci è davvero basato su una storia vera? 

Beh è proprio il caso di dire che per House of Gucci, la verità è davvero più strana della finzione. Il film è l’adattamento dall’omonimo libro scritto della giornalista Sara Gay Forden e pubblicato nel 2001. Per chi fosse interessato ecco dove acquistare il libro su Amazon. Nel saggio viene raccontata la sensazionale storia dell’ascesa e della caduta della favolosa famiglia Gucci come una delle dinastie più importanti della moda. Il racconto include rivalità per la successione tra membri della famiglia, cause legali, evasione fiscale, incarcerazione e, naturalmente, omicidio: gli ingredienti perfetti per stimolare la creatività di Ridley Scott e degli sceneggiatori Roberto Bentivegna e Becky Johnston.

Nonostante la storia sia basata su persone e fatti reali, alcuni elementi sono stati modificati in funzione del film. In particolar modo Bentivegna ha tratto ispirazione per la sceneggiatura da film come Sunset Boulevard, Scarface e Il Padrino.

UN PO' DI STORIA

Cosa sapere sulla famiglia Gucci?

La maison di moda Gucci nasce come marchio di valigeria di lusso nel 1921 da Guccio Gucci. Guccio ha creato la sua attività dopo aver lavorato come fattorino al The Savoy Hotel di Londra e per un’esclusiva compagnia di viaggi in treno. Il primo negozio è stato aperto a Firenze nel 1921, offriva valigeria e accessori in pelle pregiata, oltre ad altri vari articoli in pelle. Dal piccolo negozio l’attività si è poi espansa, diventando ben presto un’attività familiare, soprattutto dopo che quattro dei suoi figli (Vasco, Aldo, Rodolfo e Ugo) iniziarono a lavorare con lui. Dopo la morte di Guccio nel 1953, le quote dell’azienda furono lasciate ai suoi tre figli biologici, Vasco, Rodolfo e Aldo. Le rivalità tra fratelli si trasformarono in vere e proprie faide che continuarono nella generazione successiva, e che successivamente portarono alla caduta della famiglia Gucci nel settore della moda.

famiglia gucci

Il conflitto raggiunse il momento di apice nel 1983, poco dopo la morte di Rodolfo, il quale aveva lasciato al figlio Maurizio una quota di maggioranza nella società (che stava annaspando sotto la guida di Aldo). Maurizio trascorse tutti gli anni 80 nel tentativo di estromettere Aldo dalla società. Lo zio aveva infatti un approccio poco curante del prestigio del brand e più incline ad un mercato di massa. La contesa familiare in questo periodo fu brutale per i Gucci, e agli occhi dell’opinione pubblica il marchio ne risentì. Aldo scontò un anno di carcere per evasione fiscale negli Stati Uniti e Maurizio fuggì in Svizzera dopo essere stato accusato di aver falsificato la firma del padre per evitare di pagare le tasse di successione (mentre inizialmente era stato dichiarato colpevole, fu poi assolto). Nel 1989 Maurizio riuscì a prendere il controllo dell’azienda ed era fortemente determinato a rinnovarne l’immagine.

Tuttavia, nel 1993, a causa delle spese eccessive di Maurizio e dei debiti insoluti dell’azienda, il titolare fu costretto a vendere la sua quota del 50% a degli investitori dell’azienda, ponendo fine di fatto alla proprietà e al controllo del marchio da parte della famiglia Gucci.

confronto lady gaga patrizia reggiani

Chi è Patrizia Reggiani?

Sebbene Patrizia Reggiani non sia nata Gucci, il suo nome è fortemente legato alla storia della famiglia. Nata Patrizia Martinelli, è cresciuta povera e non conoscendo il padre biologico. Quando aveva 12 anni, sua madre sposò Ferdinando Reggiani, un ricco imprenditore, che adottò Patrizia come sua figlia. In seguito Patrizia trovò l’opportunità di entrare nei circoli d’élite di Milano e conobbe Maurizio ad una festa nel 1970. L’uomo sarebbe rimasto folgorato dalla sua somiglianza di Patrizia con Elizabeth Taylor.

Ho incontrato Maurizio a una festa e si è innamorato perdutamente di me

Patrizia ReggianiIn un'intervista del 2016 al The Guardian

Il rapporto tra Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani

Maurizio e Patrizia si sposarono nel 1972, tuttavia la loro unione provoca una spaccatura in famiglia. Il padre di Maurizio, Rodolfo, non approvava infatti l’ambiente sociale della Reggiani che credeva essere un’arrampicatrice sociale. Così decise di non partecipare al matrimonio della coppia. Rodolfo si è poi riconciliato con il figlio e la nuora dopo la nascita della loro prima figlia, Alessandra, nel 1976 (la coppia ha avuto una seconda figlia, Allegra, nel 1981 – non menzionata nel film).

Durante i primi anni del loro matrimonio, Maurizio e Patrizia erano attivi nella scena sociale di New York. I due erano noti per il loro stile di vita ostentato e stravagante: pensate che una volta furono accompagnati in giro per Manhattan in un’auto con una targa personalizzata con il nome della coppia amalgamata, “Mauizia“. Un po’ come i Ferragnez oggi 😀

Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, la vera storia di House of Gucci

Patrizia ha avuto un’enorme influenza su Maurizio in tutte le cose, compresi i suoi rapporti con la famiglia Gucci. I problemi coniugali della coppia sono iniziati nel 1983, dopo che Maurizio ha ricevuto una quota di maggioranza dell’azienda dopo la morte del padre e ha tentato di rilevare l’azienda lanciando una guerra legale per cacciare gli zii. In un’intervista al The Guardian, Patrizia ha affermato che durante questo periodo “Maurizio è impazzito. Fino ad allora ero il suo principale consigliere per tutte le questioni Gucci. Ma voleva essere migliore e ha smesso di ascoltarmi”.

Nel bel mezzo del conflitto con l’azienda, Maurizio ha improvvisamente interrotto la sua relazione con Patrizia. Nel 1985, dopo che la famiglia si era trasferita a Milano, Maurizio fece un viaggio di lavoro a Firenze, poi mandò un amico a dire a Patrizia che non sarebbe tornato e che il loro matrimonio poteva dirsi finito. Maurizio ha iniziato a vivere con Paola Franchi, amica d’infanzia, nel 1991, fomentando la gelosia di Patrizia. Nel 1994, la coppia ha ufficialmente divorziato, con Patrizia che ha ricevuto un accordo di divorzio di 2,5 milioni di euro e un pagamento di alimenti annuo di 650.000 euro, che ha memorabilmente paragonato a “una semplice ciotola di lenticchie“. Sebbene abbia perso il suo diritto legale ad usare il cognome Gucci nel divorzio, Patrizia ha continuato a farlo comunque. In un’intervista a La Republica, ha osservato con disinvoltura: “Mi sento ancora una Gucci, in effetti, la più Gucci di tutti”.

L’omicidio di Maurizio Gucci

La mattina del 27 marzo 1995, Maurizio venne colpito più volte fuori dal suo ufficio a Milano, in via Palestro 20. L’imprenditore non riuscì ad accorgersi che un uomo lo stava seguendo a pochi metri di distanza. Gucci entrò nell’androne dopo aver salutato il portiere Giuseppe Onorato. Quello fu il momento in cui il sicario alle sue spalle sparò tre colpi. Il primo andò a vuoto, il secondo prese in pieno Gucci alla spalla e subito dopo un terzo al gluteo. Infine Gucci venne raggiunto da un quarto colpo, quello mortale alla tempia, che lo uccise. L’assassino rivolse la pistola anche contro il portiere che rimase ferito al braccio sinistro, per poi dileguarsi salendo sul sedile del passeggero di una Renault Clio guidata da un complice.

Patrizia non venne arrestata fino al 1997, ben due anni dopo il suo omicidio. Ad incastrarla una soffiata anonima. Si è poi scoperto che il giorno dell’omicidio di Maurizio, Patrizia scrisse una parola nel suo diario, “paradeisos”, che in greco significa paradiso.

Lady Gaga e Adam Driver House of Gucci maurizio gucci e patrizia reggiani reali

Il processo e la condanna di Patrizia

Il processo a Patrizia divenne subito una questione di notevole interesse, grazie all’alto profilo della famiglia Gucci in Italia. Durante il processo, Patrizia ha sempre sostenuto la sua innocenza, anche con toni veementi che contraddistinguono il personaggio. L’accusa fece ascoltare i messaggi vocali e le minacce che Patrizia aveva inviato nel corso del tempo a Maurizio e Paola, mentre la difesa sosteneva che Patrizia fosse mentalmente instabile a causa di un’operazione del 1992 per rimuovere un tumore al cervello. Operazione che, a detta loro, avrebbero alterato la sua personalità. 

Tuttavia, tre delle persone coinvolte nell’inchiesta (Pina Auriemma, amica e astrologa personale di Patrizia; Orazio Cicala e Ivano Savioni) hanno confessato non solo il loro coinvolgimento nell’omicidio, ma l’importante ruolo di Patrizia nell’organizzarlo. Sia Patrizia che il sicario che ha sparato a Maurizio, Benedetto Ceraulo, hanno negato le loro accuse.

Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, la vera storia di House of Gucci

Nel novembre 1998, Patrizia è stata condannata per omicidio premeditato e condannata a 29 anni di carcere (di cui effettivamente scontati solo 18). 

Non ho mai lavorato in vita mia“, ha dichiarato in tribunale. “Non inizierò ora.

Patrizia è stata rilasciata in seguito nel 2016 per buona condotta e ora lavora come consulente per un’azienda di gioielli a Milano, dove è stata vista fare shopping con un pappagallo sulla spalla. Da allora ha riconosciuto il suo ruolo nell’omicidio di Maurizio, e dichiarato a un reality show italiano quando le è stato chiesto perché non avesse sparato lei stessa al suo ex marito: “La mia vista non è così buona. Non volevo mancare“.

Per quanto riguarda i pensieri di Patrizia sull’adattamento cinematografico della sua vita, la donna si è sentita infastidita dal fatto che nè Lady Gaga nè Ridley Scott l’abbiano mai contattata.

L'adattamento cinematografico

House of Gucci è il secondo film dell’anno diretto da Ridley Scott, dopo The Last Duel. Sarà un successo cinematografico? Solo il tempo potrà dircelo, per ora l’accoglienza è stata piuttosto tiepida.

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