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I 30 anni di Nightmare Before Christmas

By Ottobre 25, 2023No Comments

Il 29 ottobre 1993 usciva nelle sale statunitensi “Nightmare Before Christmas”, il film diretto da Henry Selick ma ideato dalla mente geniale di Tim Burton, allora animatore per la Walt Disney Company. L’idea della pellicola parte proprio da una poesia di Burton, del 1982, e il regista voleva farne inizialmente un corto. La produzione con Disney iniziò molto dopo, anche perché i dirigenti non erano d’accordo con l’atmosfera e le tematiche, ritenute troppo “cupe” e horror per i bambini. Tuttavia, nel 1991 ne fecero un lungometraggio per conto della Touchstone Pictures che poi fu distribuito dalla Buena Vista International. Anche se non brillò al botteghino, col tempo è diventato un meraviglioso cult natalizio che da noi arrivò (misteri della distribuzione) solamente il 5 dicembre 1994.

LA TRAMA

Il protagonista del film è Jack Skeletron, re delle zucche del Paese di Halloween. Qui i mostri preparano la festa del 31 ottobre durante tutto l’anno, ma proprio Jack sembra essere stanco di quella vita propensa solo a spaventare gli altri. Un giorno, trova sulla sua strada sette alberi con altrettante porte incise sui rispettivi tronchi. Ognuna di queste porta ad un mondo a tema festivo. Jack apre quella raffigurante un albero di Natale e viene immediatamente portato, appunto, nella Città del Natale, governata da Santa Claus, dove tutto è ricco di luci e addobbi meravigliosi, per lui assolutamente sconosciuti. Tornato a casa, Jack inizia a pensare che debba sostituirsi a Babbo Natale per capire appieno quella festività, assegnando compiti ai vari mostri. Sally, la bambola di pezza innamorata di lui, cerca di distoglierlo dall’impresa, ma aiutato dal suo cane Zero, fa rapire Babbo Natale e si mette a recapitare regali “spaventosi” a tutti i bambini del mondo reale. Sally, però, non si arrenderà e ci si metterà anche la contraerea militare a tentare di fermare le “malefatte” di Jack. Da quel momento, ne succederanno di tutti i colori.

Un mondo unico e originale, curato nei minimi particolari da Burton

Scritto da Caroline Thompson – con la collaborazione di Henry Selick – il film ottenne subito un grande successo di critica ma, come dicevamo, non di pubblico. Il modo unico di utilizzare la stop-motion, la storia, i personaggi, le musiche furono apprezzatissime, ma d’altronde Burton aveva già avuto successo con “Beetlejuice”(1988, dove già comparve brevemente Jack Skeletron), “Batman”(1989), “Edward mani di forbice”(1990) e “Batman – Il ritorno”(1992), dunque questa “virata” verso un film d’animazione così originale e unico, con centinaia di marionette e modellini, attirò l’attenzione dei media e dei suoi fan in maniera considerevole. Burton curò ogni minimo particolare, coadiuvato dall’art director Deane Taylor e 14 animatori. A rendere tutto magico furono la fotografia di Pete Kozachik, il montaggio di Stan Webb e, soprattutto la fantastica colonna sonora di Danny Elfman e gli effetti speciali dello stesso Kozachik con Eric Leighton, Ariel Velasco-Shaw e Gordon Baker, che si aggiudicarono una nomination agli Oscar.

Musical, commedia e dramma per un cult da storia del cinema

Il mondo creato da Burton è, ancora oggi, uno dei più belli mai visti al cinema. Oltre a Jack Skeletron, scheletro filiforme con la testa che sembra una zucca (doppiato nella versione originale da Chris Sarandon e in quella italiana da Renato Zero), nel Paese di Halloween ci sono decine di personaggi tra i quali spiccano Sally, la bambola di pezza che lo ama infinitamente ed è premurosa e timida nei suoi confronti; Bau Bau, il sacco di iuta pieno di insetti e con un serpente al suo interno, che darà filo da torcere ai due protagonisti aiutato dai tre scagnozzi Vado, Vedo e Prendo; il simpatico Zero, il cane fantasma di Jack col naso a forma di lanterna che lo guiderà in una situazione particolare e pericolosa. Tutto è perfettamente studiato e coordinato. Le animazioni dei pupazzi sono estremamente fluide e realistiche, soprattutto nei momenti “musical” che sono già da storia del cinema. Amore, amicizia, fedeltà, solidarietà divisi tra commedia e dramma sono accostati agli immancabili mostri, gli ultimi, quelli nascosti che danno quell’inconfondibile tocco dark, funereo e gotico, ormai marchio di fabbrica burtoniano. Cosa desiderare di più?

Gli incassi, i videogiochi e il prequel

Quando uscì, il film incassò 50 milioni di dollari ma poi è uscito nuovamente dal 2006 al 2009 e nel 2020, portando gli incassi a circa 91 milioni. Diventato ormai un cult, a “Nightmare Before Christmas” sono stati dedicati anche dei videogiochi per PlayStation e Xbox e una serie manga a fumetti. Ma non finisce qui, perché proprio in occasione del trentennale, il 20 ottobre scorso è tornato in alcune sale selezionate degli Stati Uniti e del Canada e su Disney Plus e il regista Tim Burton, in un’intervista a People, ha detto che non pensa ad un sequel ma piuttosto ad un prequel che spieghi come Jack è diventato il Paese di Halloween. Noi non vediamo l’ora.

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