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Segnatevi questa data: 15 giugno 2023. Quel giorno uscirà nei cinema italiani “The Flash”, diretto da Andy Muschietti. Il film ha come protagonista Ezra Miller nei panni di Barry Allen, visto in “Batman v Superman: Dawn of Justice” e “Justice League”, ma che stavolta sarà destinato a cambiare per sempre il DC Extended Universe e, forse, tutti i cinecomic del futuro. Abbiamo avuto modo di vederlo in anteprima al Comicon 2023 di Napoli e, senza fare spoiler inutili ed eccessivi, adesso ve ne possiamo parlare. La pellicola è veramente sensazionale e farà scintille al botteghino mondiale. Prenotate già i vostri biglietti e buon divertimento!

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LA TRAMA

In “The Flash” i mondi si incontreranno quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo, e cambiare gli eventi del passato.

Quando il tentativo di salvare la sua famiglia inavvertitamente altera il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod torna a minacciare la distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. A meno che Barry non riesca a convincere un Batman decisamente diverso a tornare in campo per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per la sua vita. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente a resettare l’universo?

Recensione di The Flash
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INFO & CAST
Anno 2023
Durata 144 min
Regia Andy Muschietti

 

Cast
Ezra Miller: Barry Allen / The Flash
Sasha Calle: Kara Zor-El / Supergirl
Michael Shannon: Generale Zod
Ron Livingston: Henry Allen
Maribel Verdú: Nora Allen
Kiersey Clemons: Iris West
Antje Traue: Faora-UI
Michael Keaton: Bruce Wayne / Batman

LA RECENSIONE

Una storia dolorosa e adrenalinica che Muschietti rende epica

Se ne parla ormai da mesi (se non da anni) e, finalmente, la pellicola di Muschietti sta per arrivare come un enorme tornado che travolgerà le sale. Dalla sua uscita in poi, il mondo dei cinecomic dovrà fare un bel “riesame” perché gli elementi contenuti in “The Flash”, narrativi, tecnici, musicali e coreografici sono davvero al fulmicotone e curati nei minimi particolari. La pellicola si basa sulla famosa saga “Flashpoint” e la storia dell’eroe che corre più veloce di tutti è sempre stata affascinante, dolorosa e magnetica ma la versione di Muschietti la rende epica. Il dolore per la morte dei genitori porta il protagonista Barry Allen a compiere il mitico viaggio indietro nel tempo per impedire l’uccisione della madre ma i piani andranno storti perché l’eroe modificherà la linea temporale e gli eventi, cancellando anche l’arrivo di Superman sulla Terra. A quel punto, Barry chiederà aiuto a Batman (Michael Keaton), si ritroverà ad “addestrare” il suo doppio e a chiedere anche l’aiuto alla kryptoniana Kara Zol-El/Supergirl (Sasha Calle), in un crescendo di emozioni e di adrenalina.

Recensione di The Flash

Un nuovo ciclo che ribalterà il senso e il modo di fare i cinecomic

Cosa lo differenzia dagli altri cinecomic? Beh, già dalla scena iniziale vedrete che Muschietti, col direttore della fotografia Henry Braham e i geni del montaggio Jason Ballantine e Paul Machliss, riescono a darci uno spettacolo visivo e tecnico senza precedenti, costruendo un ponte tra passato e futuro dei film dello stesso genere mai visto prima. La corsa di Barry viene alimentata dall’incontro con il grandissimo Michael Keaton/Bruce Wayne, che lo aiuterà a sciogliere alcuni nodi e a metterlo in guardia contro i kryptoniani e il Generale Zod (il fantastico Michael Shannon). L’effetto nostalgia è servito. Le scene riservate a Keaton sono decisamente le più riuscite, anche perché accompagnate dal celeberrimo tema musicale dei suoi film sull’Uomo Pipistrello, magnetizzando il nostro interesse dall’inizio alla fine. Sono scene emozionanti e coreograficamente perfette, cinematograficamente impeccabili e l’operazione fatta, in questo senso, per inaugurare il nuovo Multiverso DC ha decisamente fatto centro. Importante e commovente è anche la scena (breve) dedicata al Batman di Ben Affleck, più intima a personale, ma molto impattante. State attenti a quello che dice perché entrambi i Batman condividono lo stesso dolore di Barry/Flash. La Supergirl di Sasha Calle lascia il segno in ogni suo intervento (sempre potentissimi e rocamboleschi) e speriamo di rivederla in altri film perché sarebbe decisamente un peccato non sfruttare la sua storia in questo nuovo ciclo eroistico. In generale, le scene d’azione migliori sono proprio quelle in cui vediamo Keaton e la Calle, coreograficamente da 10 e lode. Le loro abilità hanno permesso al team degli effetti speciali di sbizzarrirsi all’infinito e e tra voli, scazzottate e armi ipertecnologiche i fan resteranno letteralmente a bocca aperta. Poi diteci se avete mai visto qualcosa del genere, anche in casa Marvel.

IN CONCLUSIONE

Gli spunti di riflessione morali e le citazioni a “Ritorno al Futuro”

“The Flash” non è solo un viaggio visivamente unico e originale. La storia di Barry permette spunti di riflessione molto profondi sul senso del dolore, su cosa si è pronti a fare per evitarlo a tutti i costi, sul bene immenso e incondizionato che si prova per i propri cari e sulla lotta interiore con i propri sensi di colpa, sui demoni nascosti nel buio e sull’importanza dei mentori che ci accompagnano lungo il percorso della nostra vita. In questo, la nota di merito va alla sceneggiatrice Christina Hodson che ha saputo trasformare tonnellate di pagine di fumetti in dialoghi divertenti, commoventi, moralmente toccanti e originali. Vi divertirete a cercare e trovare le citazioni sparse qui e là nel film, molte dedicate al franchise di “Ritorno al Futuro” ma aspettiamo le vostre reazioni anche in questo caso. Tralasciando le vicende personali e giudiziarie, abbiamo intenzionalmente lasciato il commento finale sul protagonista Ezra Miller alla fine. Non c’è Flash senza Miller. L’attore diventa un tutt’uno col personaggio, gli è stato dipinto sulla pelle e difficilmente potremmo abituarci ad un altro protagonista sul grande schermo. Se solo con uno sguardo, in un determinato momento, un attore riesce ad esprimere decine di emozioni, ad incollarti alla poltrona per 144 minuti senza mai farti annoiare, allora il gioco è fatto. Non possiamo andare oltre, ma la sua performance è veramente da brividi. C’è bisogno di dirvi di non lasciare la sala alla fine del film? Godetevi allora una delle più belle scene post credit mai viste nella storia dei cinecomic e appuntamento al prossimo capitolo.

Il voto di Cinefily

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