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Il film di Kaouther Ben Hania Racconta la straziante storia di Hind Rajab, una bambina palestinese di sei anni uccisa a Gaza nel gennaio 2024, mentre era intrappolata in un’auto con i suoi familiari durante un attacco militare israeliano. Per lei 24 minuti di applausi e tante lacrime di commozione.

The Voice of Hind Rajab ha scosso Venezia come pochi altri film. Alla sua prima proiezione ufficiale alla 82ª Mostra del Cinema, ha ricevuto una standing ovation di ben 24 minuti—un record per questa edizione. Il film è diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania, già nota per le sue opere intense e politicamente impegnate. Racconta la straziante storia di Hind Rajab, una bambina palestinese di sei anni uccisa a Gaza nel gennaio 2024, mentre era intrappolata in un’auto con i suoi familiari durante un attacco militare israeliano. La pellicola include le vere registrazioni delle chiamate di emergenza fatte da Hind alla Mezzaluna Rossa, rendendo il racconto ancora più toccante.

Un impatto emotivo travolgente e straziante

L’impatto emotivo è stato travolgente. Il pubblico in Sala Grande si è alzato in piedi, sventolando bandiere palestinesi e intonando cori come “Free, Free Palestine”. Il cast ha mostrato il ritratto della piccola Hind, e l’attore Motaz Malhees ha sollevato una bandiera palestinese ricevuta dal pubblico. Persino star internazionali come Joaquin Phoenix e Rooney Mara, produttori esecutivi del film (con Brad Pitt), sono apparsi visibilmente commossi.

Il messaggio di Saja Kilani

Saja Kilani, protagonista del film, ha letto un messaggio toccante durante la conferenza stampa: “Non sono abbastanza le uccisioni di massa, la disumanizzazione, la distruzione e l’occupazione permanente? […] La voce di Hind è quella di oltre mille bambini uccisi a Gaza solo negli ultimi due anni. È la voce di ogni figlia e figlio con il diritto di vivere, sognare ed esistere dignitosamente.”

Riconoscimenti e aspettative

Con una regia intensa e una narrazione urgente, The Voice of Hind Rajab si candida come uno dei favoriti per il Leone d’Oro. La regista Ben Hania, già candidata agli Oscar per Four Daughters e The Man Who Sold His Skin, ha dichiarato: “Ho sentito la registrazione di Hind e ho provato una reazione fisica, come se la terra mi fosse mancata sotto i piedi”.

La pellicola ha ricevuto recensioni entusiastiche da parte della critica, che lo ha definito uno dei film più potenti e necessari della Mostra del Cinema di Venezia 2025. Sky TG24 lo descrive come “uno degli atti civili più radicali e necessari della Mostra”, lodando la regia di Kaouther Ben Hania per aver evitato ogni retorica e spettacolarizzazione del dolore. Il film è visto come una testimonianza universale, capace di trasformare una tragedia personale in un grido collettivo. Today.it lo definisce “il film per cui Venezia 82 verrà ricordata”, paragonandolo a un vero e proprio atto politico. La regia è considerata perfetta, il cast incredibile, e la narrazione claustrofobica e coinvolgente. Il critico Giulio Zoppello sottolinea come il film riesca a dominare la rassegna e a diventare il manifesto di un’epoca. Cinematographe.it lo ha definito “un film struggente, che fa male, commovente dall’inizio alla fine”. La critica apprezza l’uso delle registrazioni audio reali e la scelta di ambientare la storia in un unico luogo, rendendo l’attesa e la tensione quasi insopportabili. Il film è visto come un atto di empatia e denuncia, che mette in luce la disumanizzazione del conflitto.

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