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I 40 anni di Scarlett Johansson nei suoi 10 ruoli essenziali

By Novembre 21, 2024No Comments

Il 22 novembre compie 40 anni e ha già girato circa 50 film. Scarlett Johansson è una delle attrici più celebri di Hollywood, conosciuta per la sua versatilità e per i suoi ruoli in film di grande successo. Il suo debutto al cinema avviene nel 1994 con il film “North”, di Rob Reiner, ma il suo primo vero ruolo importante arriva nel 1998 con il film “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, di e con Robert Redford, dove interpreta una giovane ragazza che, dopo aver subito un grave incidente, intraprende un delicato processo di guarigione, sia fisico che emotivo. Questo ruolo le permette di farsi notare e di guadagnare visibilità. Altri film di successo saranno “Lost in Translation”, “La ragazza con l’orecchino di perla” e, naturalmente, la saga di “Avengers” dove interpreta il ruolo di Vedova Nera. Per festeggiare al meglio il suo importante compleanno, ecco quindi i suoi 10 ruoli essenziali.

I 40 anni di Scarlett Johansson nei suoi 10 ruoli essenziali

1 – Grace MacLean ne L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998), di Robert Redford

A soli 14 anni, Scarlett Johansson è sul set dello splendido film di Redford, ispirato all’omonimo romanzo di Nicholas Evans, nei panni di Grace MacLean, una giovane che rimane vittima di un incidente mentre cavalca il suo Pilgrim. Anche il cavallo resta gravemente ferito e la veterinaria consiglia di abbatterlo. La madre di Grace, Annie (Kristin Scott Thomas) capisce che quell’animale è troppo importante per Grace e così decide di salvarlo rivolgendosi a Tom Booker (Robert Redford), il maggior esperto di cavalli che abita però nel lontano Stato del Montana. Con la figlia e Pilgrim si recheranno da Tom e con pazienza, sensibilità e competenza, l’uomo riuscirà a conquistare la fiducia dell’animale e di Grace. La pellicola fu nominata a due Golden Globe (Miglior film drammatico e Miglior regia) e ad un Oscar (Miglior canzone “A Soft Place to Fall”) mentre la Johansson fu nominata come Migliore attrice rivelazione in vari festival e kermesse in giro per il mondo.

2 – Charotte in Lost in Translation – L’amore tradotto (2003), di Sofia Coppola

La seconda prova da regista di Sofia Coppola racconta la storia tra l’attore in declino Bob Harris (Bill Murray) e la neolaureata Charlotte (Scarlett Johansson) che s’incontrano in un lussuoso albergo di Tokio. Bob è lì per girare uno spot di un whisky, ma lo fa solo per soldi ormai. Charlotte, invece, ha accompagnato il marito fotografo John (Giovanni Ribisi). Bob e Charlotte passano molto tempo in albergo, presi entrambi dall’insonnia, rifugiandosi al bar. Quando John parte per un impegno fuori città, i due riescono a passare un po’ di tempo insieme. Bob ha moglie e due figli ma con Charlotte riesce ad aprirsi come non aveva mai fatto prima e, invece di uscire per l’affollata Tokyo, preferiscono restare in camera a confrontarsi. Dopo aver accettato di partecipare ad uno show televisivo, Bob decide di ripartire. Ma con Charlotte non tutto è perduto. La Johansson portò a casa il BAFTA come Migliore attrice protagonista e il film vinse 3 Golden Globe (Migliore sceneggiatura, Miglior attore a Bill Murray e Miglior film commedia o musicale) e 1 Oscar (Migliore sceneggiatura originale) e una miriade di altri premi.

3 – Griet ne La ragazza con l’orecchino di perla (2003), di Peter Webber

Nel bellissimo film di Peter Webber, ispirato all’omonimo romanzo di Tracy Chevalier, l’attrice è la 17enne Griet che, nell’Olanda del 1665, è costretta a lasciare la famiglia, con enormi problemi economici, per andare a servizio presso la casa del pittore Johannes Vermeer (Colin Firth). Griet, a poco a poco conquista la fiducia del famoso pittore che lentamente comincia a utilizzarla come sua aiutante, per cui tra i due si stabilisce un forte legame. La suocera di Vermeer, Maria Thins (Judy Parfitt), accortasi della benevola influenza della ragazza nella pittura del maestro, incoraggia la collaborazione nonostante le gelosie di Catharina (Essie Davis), moglie del pittore, e della figlia dodicenne Cornelia (Alakina Mann), pronta a tutto pur di screditare l’onore di Griet. Sola e senza la protezione di nessuno, Griet subisce le attenzioni del macellaio Pieter (Cillian Murphy) e quelle di van Ruijven (Tom Wilkinson), il ricco mecenate di Vermeer. Il film è stato candidato a tre premi Oscar (Migliore scenografia, Migliore fotografia e Migliori costumi).

4 – Nola in Match Point (2005), di Woody Allen

Il thriller psicologico di Woody Allen fu un successo al botteghino ed è diventato, negli anni, una delle sue pellicole più amate. La storia è quella del bell’irlandese Chris (Jonathan Rhys Meyers), sicuro di sé, di origini modeste ma che attraverso il tennis professionale riesce a farsi una posizione. Lasciato lo sport, si reca a Londra, con l’ambizione di raggiungere il successo. Gli Hewitt, nobili e ricchi, lo accolgono generosamente nel loro giro di amici, tanto che la loro figlia Chloe (Emily Mortimer) s’innamora di lui e lo sposa. Per Chris la vita sognata è diventata realtà ma, un giorno, ritorna nella sua vita Nola (Scarlett Johansson), della quale era già perso quando era fidanzata con il suo amico e cognato Tom. La passione tra i due si scatena e sembra incontenibile, e Nola rimane incinta mentre Chloe sembra non riuscire ad avere figli. A quel punto, Chris si rende conto che per quella passione non può rinunciare a tutto e prende una decisione molto pericolosa. Il film ottenne una nomination agli Oscar per la Migliore sceneggiatura originale e la Johansson fu candidata ai Golden Globe come Migliore attrice non protagonista.

5 – Cristina in Vicky Cristina Barcelona (2008), di Woody Allen

Nel fortunato film di Woody Allen, Vicki (Rebecca Hall) e Cristina (Scarlett Johansson) sono due amiche che decidono di passare l’estate a Barcellona ospiti in casa di alcuni amici. Vicki sta per sposarsi con il classico bravo ragazzo, invece Cristina, dopo aver mandato all’aria la sua relazione, è aperta a qualsiasi cosa. A Barcellona incontrano Juan Antonio (Javier Bardem), bellissimo e spregiudicato pittore che le invita a passare un weekend di divertimento e sesso ad Oviedo. Juan Antonio instaura una relazione stabile con Cristina ma anche Vicki s’innamora di lui. La situazione si complica quando ricompare Maria Eléna (Penelope Cruz), ex moglie di Juan Antonio col quale mantiene un legame passionale ma senza futuro. Chi avrà la meglio? Il film vinse il Golden Globe come Miglior film commedia o musicale e Penelope Cruz portò a casa l’Oscar come Migliore attrice non protagonista.

6 – Natasha Romanoff/Vedova Nera in The Avengers Saga (2012)

Beh, è impossibile non nominare il ruolo di Natasha Romanoff/Vedova Nera, interpretata da Scarlett Johansson, per la prima volta in “Iron Man 2”(2010) e poi partita alla grande in “The Avengers” del 2012. Si tratta di una spia altamente addestrata che lavora per lo S.H.I.E.L.D. Per il ruolo, l’attrice ha dovuto seguire un certo programma di allenamento che l’ha messa a dura prova ma ne è valsa la pena perché le ha regalato tante soddisfazioni e un successo planetario. La Johansson lo ha interpretato anche in “Captain America: The Winter Soldier”(2014) di Anthony e Joe Russo; “Avengers: Age of Ultron”(2015), per la regia di Joss Whedon; “Captain America: Civil War”(2016) di Anthony e Joe Russo; “Avengers: Infinity War”(2018), “Avengers: Endgame”(2019), di Anthony e Joe Russo e nello stand-alone “Black Widow”(2021), di Cate Shortland.

7 – Laura in Under the skin (2013), di Jonathan Glazer

Glazer volle fortemente Scarlett Johansson per il suo film basato sul romanzo “Sotto la pelle”, di Michel Faber. La pellicola è ambientata a Glasgow, dove un giorno un motociclista recupera il cadavere di una donna per strada e lo porta all’interno di un furgone, dove una giovane ragazza nuda prende i suoi vestiti. Il suo nome è Laura e, dopo aver acquistato vestiti e cosmetici, inizia a guidare il furgone attraverso la Scozia, chiedendo indicazioni e seducendo vari uomini incontrati per strada. Una volta sedotti, questi vengono immersi in una sostanza nera e tutto l’interno dei loro corpi viene assorbito. Questa è la missione di Laura, ma la situazione cambia quando incontrerà un uomo diverso dagli altri.

8 –Lucy Miller in Lucy (2014), di Luc Besson

Il film di Luc Besson ottenne critiche contrastanti ma portò a casa ben 435 milioni di dollari globalmente. La protagonista è Lucy Miller, studentessa di 25 anni che vive a Taipei coll fidanzato Richard (Pilou Asbæk). Un giorno, l’uomo la obbliga a consegnare una valigetta e quando lui viene ucciso, Lucy viene rapita da una gang coreana capeggiata da Jang (Min-sik Choi) e costretta a diventare un corriere della droga e le viene inserito chirurgicamente nell’addome un sacchetto preso dalla valigetta che contiene una nuova sostanza, il CPH4. Dopo un pestaggio, l’involucro si rompe e la sostanza entra in circolo, così Lucy si ritrova a essere una persona completamente diversa, acquisisce capacità fisiche e mentali straordinarie, percezioni extrasensoriali, insensibilità al dolore, memoria fotografica, apprendimento accelerato, telepatia e telecinesi. Arriva, cioè, a sfruttare tutte le capacità del suo cervello e non solo il 10 per cento come il resto dell’umanità. Inseguita dagli uomini di Jang ma decisa a fare del bene, Lucy scopre che l’unico in grado di aiutarla è Samuel Norman (Morgan Freeman), un professore di biologia dell’Università di Parigi.

9 – Rose in Jojo Rabbit (2019), di Taika Waititi

Jojo Rabbit, lo straordinario film diretto dal visionario Taika Waititi, tratto dal romanzo “Il cielo in gabbia”(2004), di Christine Leunens, racconta la storia di Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), bimbo di 10 anni soprannominato “Rabbit”, appartenente alla Gioventù hitleriana durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Il padre di Jojo è al fronte in Italia, mentre sua madre, Rose (Scarlett Johansson), si prende cura di lui, dopo la morte della sorella. Il bambino trascorre le sue giornate in compagnia di Yorki, il suo unico vero amico, e frequentando un campo per giovani nazisti, gestito dal capitano Klenzendorf (Sam Rockwell). Sebbene sia considerato strambo dai suoi coetanei, il ragazzo si sente un nazista avvantaggiato perché ha un amico immaginario molto particolare, ossia una versione grottesca e caricaturale di Adolf Hitler (Taika Waititi). Jojo odia gli ebrei, nonostante non ne abbia mai visto uno, è fermamente convinto che sia giusto ucciderli. La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre nasconde in soffitta una ragazza ebrea (Thomasin McKenzie). Da questo momento in poi, dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo il nazionalismo e in questo dissidio interiore verrà aiutato soltanto dal suo amico immaginario Adolf. Il film ha vinto l’Oscar alla Migliore sceneggiatura originale e decine di altri premi in giro per il mondo. Recuperatelo perché ne vale veramente la pena.

10 – Nicole in Storia di un matrimonio (2019), di Noah Baumbach

Storia di un matrimonio”, il film diretto da Noah Baumbach, segue la storia di Charlie (Adam Driver), regista teatrale, e Nicole (Scarlett Johansson), sua moglie e attrice, sposati con un bambino. Lei è una madre affettuosa e complice, lui un padre attento e presente. Ognuno apprezza l’altro, sia nei suoi pregi che nei difetti. La madre di Nicole adora Charlie a tal punto da considerarlo più un amico che un genero. Sembra il ritratto di una piccola famiglia perfetta, ma c’è qualcosa che non va. Un tassello si inclina, portando la coppia a quella che sembra l’unica soluzione alla loro infelicità: il divorzio. Entrambi fortemente competitivi, Charlie e Nicole dovranno affrontare tutti gli ostacoli di una separazione. Lui dovrà prendere atto che molto probabilmente vedrà meno suo figlio e decide così di lottare per il piccolo. Lei si renderà conto che dedicava, come un succube, tutta sé stessa al marito, fino a sentirsi viva solo per alimentare la vitalità di lui. Mentre il bambino cerca di tenere uniti i genitori, i due adulti dovranno capire cosa fare, ma potranno riuscirci soltanto insieme per comprendere che a volte la fine è solo l’inizio della storia. Apprezzatissimo dalla critica, il film ha regalato il Golden Globe e l’Oscar a Laura Dern come Migliore attrice non protagonista e le meritatissime nomination ai protagonisti Adam Driver e Scarlett Johansson

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