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Dakota Johnson è “Madame Web”, il cui vero nome è Cassandra Webb, personaggio amatissimo dei fumetti Marvel creato da Denny O’Neil (testi) e John Romita Jr. (disegni). Esordì nella serie “The Amazing Spider-Man” (vol. 1) n. 210. Attesissimo spin-off di “Spider-Man” ambientato nel nuovo Sony’s Spider-Man Universe (SSU) che include “Venom”, “Morbius”, “Kraven the Hunter” e “Silk: Spider Society”. il film – diretto da S. J. Clarkson – è prodotto da Columbia Pictures e distribuito da Sony Pictures Releasing. E’ sicuramente una delle pellicole più attese del nuovo anno ma, purtroppo, non tutto è andato come doveva.

https://www.youtube.com/watch?v=feMjjCWrQI4&t=1s&ab_channel=SonyPicturesItalia
LA TRAMA

La origin story di uno dei personaggi più amati del mondo Marvel

Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

INFO & CAST
Anno 2024
Durata 116 min
Regia S.J. Clarkson

 

Cast
Dakota Johnson: Cassandra Webb/Madame Web
Sydney Sweeney: Julia Cornwall/Spider-Woman
Celeste O’Connor: Mattie Franklin/Spider-Woman
Isabela Merced: Anya Corazon/Arana
Tahar Rahim: Ezekiel Sims

LA RECENSIONE

Un disastro narrativo e visivo che ci aspettavamo ma non a questi livelli

Ok, dal trailer “Madame Web” sembrava tutt’altro, e invece la delusione è davvero tanta. A nostro avviso, non c’entra nulla il fatto che sia dello stesso universo di “Morbius” e “Venom”, ma è l’intera operazione a fare acqua da tutte le parti. La regista S.J. Clarkson ha nel suo curriculum pochissime serie tv e, presumibilmente, ha dovuto fare una scorpacciata di film Marvel prima di girare “Madame Web” perché la pellicola sembra una sorta di collage di scene già viste nei primi film del famoso Universo Cinematografico. Si, siamo nel 2003 e questo ci viene ricordato continuamente attraverso i manifesti di Blockbuster e altri escamotage visivi, ma anche tutto l’impianto scenico e action sembra risalire a quei tempi, e ciò ha affossato tutto. In generale, diciamo che la sceneggiatura scritta dalla regista con Matt Sazama, Burk Sharpless e Claire Parker si sofferma abbastanza sulla origin story del personaggio principale interpretato da Dakota Johnson (anche se la storia cambia totalmente rispetto a quella dei fumetti) però poi le vere protagoniste diventano Sydney Sweeney, Isabela Merced e Celeste O’Connor ossia le “donne-ragno” con poteri più fisici, rispetto a Madame Web/Dakota Johnson, che ha poteri essenzialmente psichici ed è protagonista di scene confuse e senza alcun mordente. Anche il cattivo Ezekiel Sims, interpretato da Tahar Rahim, poteva essere sviluppato in maniera eccellente. Il costume non è male, così come i poteri e il magnetismo dell’attore, ma alle fine le sue scene sono veramente povere e la CGI lascia molto a desiderare.

Errori per 80 milioni di dollari

La fotografia di Duane Charles Manwiller abbraccia le atmosfere anni ’90 ma senza dargli quel tocco di modernità di cui il film necessitava. Si resta incollati a stilemi ormai superati da anni e anche il montaggio di William Hoy e le musiche curate da Jonah Soderqvist si adeguano troppo a quel periodo, senza alcuno slancio contemporaneo che poteva fare veramente la differenza. Uno dei danni peggiori è stato fatto nelle scene d’azione, lente, con CGI e coreografie pessime e che neanche nelle serie tv minori sono girate in maniera tanto raffazzonata, goffa e ripetitiva.

IN CONCLUSIONE

L’effetto nostalgia, talvolta, può essere un punto a favore di questo tipo di operazioni, ma per “Madame Web”, questo sembra non valere perché poteva essere veramente un bel film, dare il via anche ad alcuni sequel con tantissimi personaggi da inserire del mondo di Spider-Man, e invece risulta essere un giocattolone in mano ad un bambino che non sa che farne, un disastro narrativo e visivo che ci aspettavamo ma non a questi livelli, anche perché il budget è stato relativamente basso rispetto ad altre pellicole, ma stiamo pur sempre parlando di circa 80 milioni di dollari. Errori evitabilissimi che speriamo di non rivedere nel resto dei film che ci aspettano, perché sarebbe davvero un peccato.

Il voto di Cinefily

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