Il capolavoro di Ridley Scott usciva nelle sale statunitensi il 5 maggio del 2000. Da allora, è diventato una pietra miliare del cinema mondiale, regalando l’Oscar a Russell Crowe e lanciandolo definitivamente nell’Olimpo di Hollywood. Nel 2024 è uscito anche il sequel, “Il Gladiatore 2” e il successo commerciale è stato enorme.
Era il 5 maggio del 2000 quando “Il Gladiatore”(“Gladiator”), diretto da Ridley Scott, faceva il suo debutto nelle sale cinematografiche statunitensi (e poco dopo in tutto il mondo), risvegliando l’interesse del grande pubblico per il cinema epico storico. Venticinque anni dopo, il film – ispirato al romanzo “Those about to die”, di Daniel Mannix del 1958, rimane una pietra miliare del cinema moderno, capace di combinare spettacolo, emozione e riflessione sul potere, l’onore e la vendetta. Grande protagonista è Russell Crowe che, per la sua performance nei panni del Generale Massimo Decimo Meridio portò a casa l’Oscar come Miglior attore.
La caduta di un eroe, la nascita di una leggenda
Per quei pochi che non l’avessero ancora visto, Il film è ambientato nell’antica Roma, alla fine del regno dell’imperatore Marco Aurelio. Il protagonista è Massimo Decimo Meridio (Crowe), un generale romano amato dalle sue truppe e dallo stesso imperatore, che desidera affidargli il potere per restaurare la Repubblica. Ma il figlio dell’imperatore, Commodo (Joaquin Phoenix), assetato di potere, uccide il padre prima che la sua volontà possa essere resa pubblica, e ordina l’esecuzione di Massimo. Tradito e dato per morto, Massimo riesce a sopravvivere, ma scopre che la sua famiglia è stata brutalmente assassinata. Ridotto in schiavitù, Massimo viene venduto come gladiatore e, sotto la guida del suo padrone Proximo (Oliver Reed), torna a combattere nelle arene, scalando la gerarchia dei combattenti fino a giungere al Colosseo di Roma. Qui, in un crescendo di tensione e brutalità, Massimo affronta il suo destino: vendicare la sua famiglia, onorare Marco Aurelio e porre fine al regno tirannico di Commodo.
Successo critico e commerciale
“Il Gladiatore” fu un successo enorme sia di critica che di pubblico. Partendo da un budget di circa 103 milioni di dollari, il film ne incassò oltre 465 milioni nel mondo. Ma la sua vera forza fu il modo in cui riuscì a riportare il genere epico al centro del panorama cinematografico, grazie a una regia spettacolare, effetti visivi innovativi (inclusa la ricostruzione digitale del Colosseo), e una colonna sonora memorabile composta da Hans Zimmer e Lisa Gerrard. Alla 73ª edizione degli Oscar (2001), il film fu nominato a 12 premi e ne vinse 5 – Miglior film, Miglior attore protagonista, Migliori costumi, Miglior sonoro e Miglior effetti speciali – ma portò a casa anche 4 BAFTA, 2 Golden Globe, e molti altri premi internazionali.
Eredità culturale e il sequel “Il Gladiatore 2”
L’impatto de “Il Gladiatore” è stato profondo. Ha ispirato numerosi film e serie TV a tema storico e ha contribuito a rilanciare il filone peplum (film ambientati nell’antichità). La figura di Massimo Decimo Meridio è divenuta iconica, e frasi come “Al mio segnale, scatenate l’inferno” sono entrate nella cultura popolare. È il film che ha dato volto e voce a un eroe immortale, che ha riportato Roma al cinema e che continua, anche oggi, a infiammare l’immaginazione del pubblico.
Nel 2024 è uscito nelle sale “Il Gladiatore 2“, sempre diretto da Ridley Scott, con Paul Mescal nel ruolo principale, segno che l’eredità di Massimo è ancora viva e potente. Ambientato vent’anni dopo la morte di Massimo Decimo Meridio, il film segue Lucio Vero Aurelio, interpretato da Paul Mescal, figlio di Lucilla (Connie Nielsen) e nipote di Commodo. Lucio è esiliato e costretto a combattere come gladiatore per Macrino, un ex schiavo che trama per rovesciare i gemelli imperatori Geta e Caracalla. Il film esplora temi di vendetta, identità e potere, con Lucio che deve affrontare il suo passato per determinare il futuro di Roma.
La pellicola è stata un successo commerciale e, infatti, ha incassato ben 462 milioni di dollari globalmente e Ridley Scott ha rivelato di essere al lavoro su una sceneggiatura per un terzo film, intitolato “Il Gladiatore 3”, che seguirà ancora le vicende di Lucio Vero. Il regista ha dichiarato che il prossimo capitolo esplorerà la consapevolezza del protagonista, ora alle prese con il peso di una reputazione che non desidera. Non vediamo l’ora.