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Per noi fan Marvel l’arrivo di “Thunderbolts*”, diretto da Jake Schreier, nelle sale è un toccasana visto che dall’estero sono arrivati pareri alquanto positivi. Basato sull’omonimo gruppo di Marvel Comics, si tratta del 36° film del Marvel Cinematic Universe (MCU) e l’ultimo della cosiddetta “Fase Cinque”. Ad interpretare gli antieroi non convenzionali che cadranno nella trappola di Valentina Allegra de Fontaine ci sono Florence Pugh, Sebastian Stan, Daid Harbour e tantissime altre star. Noi l’abbiamo già visto per voi e vi raccontiamo cosa ne pensiamo.

LA TRAMA

Yelena e le avventure degli antieroi Marvel

La storia ruota attorno a Yelena Belova (Florence Pugh), che, dopo la morte della sorella Natasha Romanoff, si trova a confrontarsi con il proprio dolore e la solitudine. Viene reclutata dalla Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) per una missione che coinvolge altri membri del gruppo: Bucky Barnes (Sebastian Stan), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Sentry (Lewis Pullman), Taskmaster (Olga Kurylenko) e U.S. Agent (Wyatt Russell). Insieme, affrontano una serie di sfide che li costringono a confrontarsi con il loro passato e a cercare redenzione.​

INFO & CAST
Anno 2025
Durata 126 min
Regia Jake Schreier

Cast
Florence Pugh: Yelena Belova/Vedova Nera
Sebastian Stan: Bucky Barnes/Soldato d’Inverno
David Harbour: Alexei Shostakov/Red Guardian
Lewis Pullman: Robert “Bob” Reynolds/Sentry
Julia Louis-Dreyfus: Contessa Valentina Allegra de Fontaine

LA RECENSIONE

Redenzione, ricerca d'identità e traumi personali

L’ultimo capitolo della Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe era molto atteso, soprattutto dopo la tiepida reazione del pubblico a “Captain America: Brave New World”. “Thunderbolts*”, però, segna una svolta narrativa significativa, allontanandosi dalle tradizionali storie di supereroi per esplorare temi più profondi e umani, in una dimensione inizialmente goliardica (alla “Guardiani della Galassia”, per intenderci) che però man mano di fa sempre più dark e complessa. Jake Schreier ci presenta questo gruppo di antieroi imperfetti, ognuno con il proprio bagaglio emotivo e le proprie cicatrici, uniti da un destino comune, e la sceneggiatura scritta da Lee Sung Jin, Joanna Calo ed Eric Pearson riesce a destreggiarsi molto bene nei 126 minuti di durata, cercando di dare spazio a tutti, anche se – bisogna dire la verità – non sempre ci riesce perché la carne al fuoco è davvero tanta ed era praticamente impossibile sviluppare tutte le sotto trame. Tuttavia, la pellicola si distingue per la sua capacità di trattare temi complessi come i traumi personali, la redenzione e la ricerca di identità, utilizzando i personaggi come veicoli per esplorare queste questioni in modo profondo e significativo.

Un cast perfetto e con un'alchimia unica

Il regista Jake Schreier (noto per i film “Robot & Frank”, “Città di carta” e la serie “Lo scontro”), dirige con una visione chiara e una sensibilità unica, riuscendo a bilanciare momenti di azione (non tantissimi ma di grande impatto visivo e coreografico) con introspezione emotiva. La scelta di location come lo Utah e Kuala Lumpur aggiunge autenticità e varietà visiva al film. Uno dei punti di forza è stato il cast messo assieme da Schreier e dalla produzione. Florence Pugh, nei panni di Yelena e ormai lanciatissima a Hollywood, è la vera protagonista e offre una performance intensa e piena di sfumature, portando sullo schermo una vulnerabilità che arricchisce il personaggio; Sebastian Stan ha detto di essersi ispirato alla figura di Clint Eastwood in “Unforgiven” per il suo Bucky, conferendogli una gravitas che riflette la sua lunga e travagliata storia nel MCU; il mitico David Harbour col suo Red Guardian porta una dose di umorismo e cuore al ruolo mentre Lewis Pullman e il suo fondamentale Sentry è il personaggio più profondo e complesso della squadra. Naturalmente, il fascino di Julia Louis-Dreyfus nei panni della Contessa Valentina Allegra de Fontaine è innegabile, ma andava sviluppata un tantino in più per renderla ancora più interessante. Il cast di supporto formato, tra gli altri, da Olga Kurylenko, Hannah John-Kamen, Wyatt Russell e Geraldine Viswanathan, contribuisce a creare una dinamica di gruppo ancora più credibile e coinvolgente.

Un ottimo ponte verso la Fase 6

Strizzando l’occhio alla “Suicide Squad” di casa DC, edulcorandola un pochino mantenendo la parte grottesca e sacrificando quella troppo violenta (Disney docet!), Schreier ci appaga con mille citazioni ad alcuni classici degli anni ’90 e 2000 agli stessi film Marvel, iniziando in maniera più introspettiva, per poi esplodere verso il finale che farà sicuramente la felicità dei fan più accaniti. La colonna sonora, curata dal gruppo Son Lux, arricchisce l'esperienza cinematografica con composizioni evocative che accentuano le emozioni dei protagonisti mentre gli effetti speciali di Adam Horwath non sono mai troppo invasivi o “plasticosi”. Un nostro personale plauso va alla fotografia di Andrew Droz Palermo, al montaggio di Harry Yoon e Angela M. Catanzaro e ai costumi di Sanja Milkovic Hays che hanno fatto un lavoro davvero grandioso. Poi ci farete sapere se siete d’accordo. Insomma, “Thunderbolts*” a noi è piaciuto molto e ci porta verso la Fase 6 – che inizierà con “I Fantastici 4 – Gli inizi” – con molta più fiducia. Voi cosa ne pensate?

Il voto di Cinefily

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