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Con I Roses, il regista Jay Roach (Bombshell, Austin Powers) firma una commedia nera sofisticata e pungente, che reinterpreta il celebre romanzo La guerra dei Roses, di Warren Adler in chiave contemporanea. Il film, nelle sale italiane dal 27 agosto 2025, è prodotto da Searchlight Pictures e distribuito da The Walt Disney Company Italia. I protagonisti sono Olivia Colman e benedict Cumberbatch e, dal trailer, possiamo dire che non ci faranno sicuramente rimpiangere Michael Douglas e Kathleen Turner che se ne facevano di tutti i colori nel cult La guerra dei Roses, del 1989. Noi l’abbiamo visto per voi e vi diciamo cosa ne pensiamo.

LA TRAMA

Ivy e Theo, anatomia di una coppia in frantumi

Olivia Colman e Benedict Cumberbatch interpretano Ivy e Theo Rose, una coppia apparentemente perfetta: lei chef in ascesa, lui architetto visionario. Ma dietro la facciata patinata si nasconde una crepa che si allarga progressivamente. La crisi professionale di Theo, causata da un fallimento virale, si contrappone al successo travolgente di Ivy, che conquista la scena gastronomica di San Francisco. Questo squilibrio innesca una spirale di gelosie, rancori e competizioni che travolge figli, amici e persino la casa, simbolo del loro amore e ora campo di battaglia.

INFO & CAST
Anno 2025
Durata 106 min
Regia Jay Roach

Cast
Benedict Cumberbatch: Theo Rose
Olivia Colman: Ivy Rose
Andy Samberg: Barry
Kate McKinnon: Amy
Allison Janney: Eleanor

LA RECENSIONE

Un remake con ambizione: tradizione e rinnovamento

I Roses di Roach non è semplicemente una rivisitazione del cult del 1989 diretto da Danny DeVito, ma un audace tentativo di reinterpretare il romanzo di Warren Adler alla luce delle dinamiche contemporanee. Il regista, noto per il suo talento nel mescolare commedia e critica sociale (Bombshell, Austin Powers, Ti presento i miei), costruisce un film che si muove tra il grottesco e il drammatico, con una regia che alterna momenti di brillante comicità a squarci di tensione domestica. Il risultato è un’opera che non si limita a replicare, ma cerca di interrogare il pubblico su cosa significhi oggi “fare la guerra” all’interno di un matrimonio.

La sceneggiatura di Tony McNamara racconta una crisi coniugale ma è anche una riflessione sul capitalismo emotivo. Theo e Ivy incarnano due archetipi moderni: il professionista che misura il proprio valore attraverso il successo e la donna che lotta per non essere definita solo come madre o moglie. Lo script è pungente e stratificato, capace di mostrare come l’ambizione possa diventare un virus che contamina anche gli affetti più sinceri.

Il cast: una sinfonia di talenti comici e drammatici

Oltre ai due protagonisti, il film vanta un cast di comprimari eccellenti: Andy Samberg e Kate McKinnon portano una vena di comicità corrosiva, mentre Allison Janney e Belinda Bromilow aggiungono profondità emotiva e ironia. Ogni personaggio secondario contribuisce a costruire un microcosmo relazionale che riflette le tensioni e le contraddizioni della coppia centrale. Naturalmente, l’altro pilastro della pellicola è la dimora progettata da Theo, inizialmente simbolo del loro amore, che diventa poi il fulcro del conflitto. Le scene ambientate tra le mura domestiche sono tra le più potenti del film: ogni stanza diventa teatro di scontri, silenzi, fughe e provocazioni. Roach utilizza lo spazio con intelligenza, trasformando l’architettura in metafora del disfacimento emotivo.

Il tono altalenante, tra commedia nera e tragedia borghese

Il film oscilla tra il grottesco e il drammatico, con momenti che ricordano Chi ha paura di Virginia Woolf? e altri che strizzano l’occhio alla commedia slapstick. Questa altalena emotiva è uno dei punti di forza della pellicola: il pubblico ride, si commuove, si indigna, ma soprattutto riflette. Roach non cerca il cinismo estremo del film originale, ma una forma di empatia che rende i protagonisti più umani, anche nei loro errori. I Roses colpisce nel segno ed è un film che non lascia indifferenti. E’ una dissezione chirurgica delle relazioni moderne, un monito contro l’ego e l’ambizione incontrollata. Colman e Cumberbatch offrono interpretazioni intense e sfaccettate, mentre Roach orchestra il tutto con mano sicura e uno sguardo acuto. Non è un film facile, ma è un film necessario: per chi ha amato La guerra dei Roses, per chi vive una relazione, e per chi vuole capire cosa succede quando l’amore si trasforma in lotta.

Il voto di Cinefily

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