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“The Woman in the Yard” è l’horror psicologico diretto da Jaume Collet-Serra e scritto da Sam Stefanak, al suo debutto alla sceneggiatura. Il film è interpretato da Danielle Deadwyler, Okwui Okpokwasili, Peyton Jackson e Russell Hornsby, tutti veramente bravissimi. Il regista è garanzia di qualità e noi lo abbiamo visto fidandoci di lui e della sua arte che ci ha sempre stupito e lasciati soddisfatti. Ora, prima di andare al cinema, leggete la nostra recensione senza spoiler e poi fateci sapere.

LA TRAMA

Ramona e la donna nel cortile che fissa la sua famiglia

Il film racconta la storia di Ramona (Danielle Deadwyler), una donna che cerca di riprendersi dalla perdita del marito e che si ritrova sola a prendersi cura dei suoi figli in una remota fattoria. Una donna misteriosa (Okwui Okpokwasili), vestita di nero, appare nel cortile della fattoria, avvertendo la famiglia con messaggi inquietanti. Ramona deve proteggere sé stessa e i suoi figli da questa presenza minacciosa, che potrebbe non essere umana.

INFO & CAST
Anno 2025
Durata 87 min
Regia Jaume Collet-Serra

Cast
Danielle Deadwyler: Ramona
Okwui Okpokwasili: La donna nel cortile
Peyton Jackson: Taylor
Estella Kahiha: Annie
Russell Hornsby: David

LA RECENSIONE

Una storia di dolore, simboli e metafore

Noi di Cinefily amiamo tantissimo lo stile registico di Jaume Collet-Serra (recuperate “Orphan”) e le premesse per un buon horror c’erano tutte, anche perché “The Woman in the Yard” è prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum. E’ un horror piscologico perché è basato tutto sulla disperazione e sui sensi di colpa della protagonista Ramona (una bravissima Danielle Deadwyler), ma la pellicola Il esplora altri temi complessi come il lutto, la colpa e la salute mentale. La figura della donna misteriosa può essere interpretata come una manifestazione delle paure interiori di Ramona, simbolo delle sue lotte interiori e il suo desiderio di redenzione, la sua depressione e i suoi tentativi di andare avanti dopo un tremendo e improvviso dolore. In questo baratro, la donna trascina i figli Taylor e Annie perché si sente, appunto, in colpa e vorrebbe essere una madre migliore, ma non ce la fa.

Chi è la Donna nel cortile?

Tutto questo si svolge in un tempo molto breve, un solo giorno e una sola notte, nel Nord della Georgia, tra una mamma devastata dal dolore, un adolescente confuso e una bambina sempre in stato d’allerta. Tutti sono sul punto di gettare la spugna, e la figura è sempre lì pronta a ricordare a Ramona che è giunto il momento, che lei arriva sempre e solo quando viene chiamata. Non ci sono moltissimi effetti speciali e il regista è attento a creare il terrore e l’angoscia attraverso sguardi, inquietudini interiori, anche in pieno giorno, con simboli e scatti improvvisi della Donna del cortile. Ma chi è questa figura vestita di nero? Esiste o è solo una proiezione della mente stanca e depressa di Ramona?

Un ottimo progetto che si perde un pò nel finale

La fotografia di Pawel Pogorzelski, lucida, abbagliante e oscura allo stesso tempo, è fondamentale per la buona riuscita del film, così come le musiche di Lorne Balfe. Tutto è ben riuscito, fila liscio fino al finale ambiguo che lascia spazio a diverse interpretazioni, invitando lo spettatore a riflettere sul significato della storia e sulle sue implicazioni psicologiche. Ci aspettavamo una conclusione più “esplicativa”, a dire il vero, e meno sbrigativa, però non è detto che non ci sia un sequel. In generale, Collet-Serra ci ha dato molto materiale interessante, però si è perso negli ultimi minuti non inficiando tutto il progetto, ma facendoci fermare alle 3 stelle.

Il voto di Cinefily

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