Se il grande cinema avesse un volto, avrebbe quello di Clint Eastwood. La leggenda vivente del cinema mondiale, il 31 maggio 2025, compie 95 anni ed è sempre appassionato del sio lavoro. L’icona ha interpretato oltre 60 film, nella sua carriera di attore, regista, produttore e compositore. Ha ottenuto il primo ruolo da protagonista nel 1959 con la serie televisiva western “Gli uomini della prateria” e ha iniziato a dirigere nel 1971 con il film “Brivido nella notte”.
Ha ottenuto grandissima fama per la Trilogia del dollaro di Sergio Leone e per il ruolo dell’ispettore Callaghan nella famosa saga. Nella sua carriera ha vinto 5 Oscar – 2 come Miglior produttore, 2 come miglior regista (nel 1993 per “Gli spietati” e nel 2005 per “Million Dollar Baby”) e uno alla memoria Irving G. Thalberg. Nel settembre 2021 gli è stato addirittura dedicato un asteroide, 124845 Clinteastwood, ma noi, nel nostro piccolo, abbiamo pensato di rendergli omaggio indicandovi i suoi 10 film da regista più belli. Fateci sapere se siete d’accordo!
L’immenso Clint Eastwood compie 95 anni: ecco i suoi 10 film da regista più belli
1) Gli spietati (Unforgiven), 1992
“Gli Spietati” (“Unforgiven”) è un film western diretto, prodotto e interpretato da Clint Eastwood. È considerato uno dei migliori western moderni e una riflessione crepuscolare sul mito del Far West. Il cast principale è composto da Clint Eastwood, Gene Hackman, Morgan Freeman, Jaimz Woolvett, Richard Harris, Frances Fisher e Anna Levine. La pellicola è stata selezionata per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
TRAMA
Ambientato nel 1880 nel Wyoming, il film racconta la storia di William Munny, un ex fuorilegge e pistolero ormai ritiratosi a vita privata dopo il matrimonio. Rimasto vedovo, vive con i suoi due figli in una fattoria in rovina. Munny viene convinto da un giovane pistolero, “The Schofield Kid“, a tornare in azione per uccidere due cowboy che hanno sfregiato una prostituta nella città di Big Whiskey. La taglia è stata messa da un gruppo di prostitute esasperate per la mancata giustizia da parte dello sceriffo locale, Little Bill Daggett, un uomo duro e inflessibile. Munny si unisce al vecchio compagno di crimini, Ned Logan, e parte alla volta di Big Whiskey. Il film segue la loro missione e le conseguenze morali e fisiche della violenza, in un’America che sta cambiando.
Il film ha vinto 4 Premi Oscar su 9 nomination – Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista (Gene Hackman) e Miglior montaggio (Joel Cox) e ancora oggi, non smetteremmo mai di guardarlo. Se non l’avete mai fatto, dovete assolutamente recuperarlo.
2) I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County), 1995
“I ponti di Madison County” è il cult romantico diretto e interpretato da Clint Eastwood, tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Robert James Waller. È una storia intensa e malinconica sull’amore, le scelte e il rimpianto. Clint Eastwood acquistò personalmente i diritti del romanzo ed è spesso citato come uno dei ruoli più toccanti e realistici della sua carriera. La grande Meryl Streep non fu subito scelta per il ruolo di Francesca, poiché Eastwood provinò molte altre attrici, tra cui anche la nostra Isabella Rossellini. Nel cast ci sono anche Annie Corley, Victor Slezak e Jim Haynie.
TRAMA
Siamo negli anni ’60, nella campagna dell’Iowa. Francesca Johnson, una casalinga italiana emigrata negli Stati Uniti, vive una vita tranquilla e ordinaria con il marito e i figli. Durante un periodo in cui la sua famiglia è fuori città per una fiera del bestiame, Francesca incontra casualmente Robert Kincaid, un fotografo del National Geographic in zona per documentare i ponti coperti della contea di Madison. La loro conoscenza si trasforma rapidamente in una profonda e travolgente storia d’amore che dura solo quattro giorni, ma lascia un segno indelebile in entrambi. La storia viene raccontata attraverso i diari ritrovati da parte dei figli di Francesca dopo la sua morte, scoprendo un lato della madre che non avevano mai conosciuto.
Meryl Streep, per la sua straordinaria performance, ottenne la nomination agli Oscar come Migliore attrice protagonista e riuscì a portare a casa il David di Donatello come Migliore attrice straniera.
3) Mystic River, 2003
“Mystic River” è basato sull’omonimo romanzo di Dennis Lehane. È uno dei lavori più acclamati di Eastwood come regista, noto per la sua atmosfera cupa, il realismo psicologico e le straordinarie interpretazioni. Clint Eastwood ha composto anche la colonna sonora originale, come spesso fa nei suoi film. Eh beh, noi lo confessiamo, è uno dei nostri film preferiti di sempre e i temi trattati – giustizia, senso di colpa, vendetta e perdita dell’innocenza – sono raccontati con una maestria al di fuori dal comune. Nel cast ci sono Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon, Laurence Fishburne, Marcia Gay Harden, Laura Linney e Emmy Rossum.
TRAMA
Ambientato in un quartiere operaio di Boston, il film racconta la storia di tre amici d’infanzia — Jimmy Markum, Sean Devine e Dave Boyle — la cui vita cambia per sempre dopo un tragico evento: Dave viene rapito da due pedofili e subisce abusi, ma riesce a fuggire dopo quattro giorni. Venticinque anni dopo, i tre si ritrovano quando la figlia diciannovenne di Jimmy, Katie, viene brutalmente assassinata. Sean, diventato poliziotto, è incaricato delle indagini. Dave, visibilmente traumatizzato e instabile, diventa rapidamente il principale sospettato. Con il dolore per la perdita e i fantasmi del passato che riaffiorano, le tensioni tra i tre uomini esplodono in un finale tragico e moralmente ambiguo.
Il film è stato candidato a 6 Oscar e ne ha portati a casa due: Miglior attore protagonista (Sean Penn) e Miglior attore non protagonista (Tim Robbins). Le due star vinsero anche i Golden Globe nelle stesse categorie.
4) Million Dollar Baby, 2004
La sceneggiatura di “Million Dollar Baby” è basata su racconti tratti dal libro “Rope Burns: Stories from the Corner”, di F.X. Toole, pseudonimo di un ex allenatore di boxe. Il film, uno dei più belli e commoventi di tutta la filmografia dell’icona di Hollywood, è un intenso dramma sportivo-esistenziale, che affronta temi come il riscatto, la volontà, il legame padre-figlia e l’eutanasia. La protagonista Hilary Swank si allenò intensamente per 3 mesi, mettendo su oltre 7 kg di muscoli e portando sul grande schermo, forse, la sua performance più riuscita.
TRAMA
Frankie Dunn (Clint Eastwood) è un anziano e burbero allenatore di boxe, solitario e tormentato da un passato doloroso. Gestisce una palestra a Los Angeles insieme al suo unico amico Eddie “Scrap-Iron” Dupris (Morgan Freeman), ex pugile. Un giorno arriva nella palestra Maggie Fitzgerald (Hilary Swank), una cameriera di umili origini con un sogno: diventare una grande pugile. Inizialmente riluttante ad allenarla perché “troppo vecchia” e “una donna”, Frankie finisce col cedere alla sua determinazione. I due sviluppano un profondo legame quasi paterno. Maggie scala le classifiche fino ad arrivare a un incontro titolato. Ma una tragedia sul ring cambia completamente la sua vita, e quella di Frankie, portandoli a confrontarsi con scelte etiche e morali dolorosissime.
Il film ha vinto ben 4 Oscar (su 7 nomination): Miglior film, Migliore regia, Migliore attrice protagonista (Hilary Swank) e Miglior attore non protagonista (Morgan Freeman).
5) Lettere da Iwo Jima (Letters from Iwo Jima), 2006
Il film che racconta la battaglia di Iwo Jima (1945) dal punto di vista dei soldati giapponesi. È il film “gemello” di “Flags of Our Fathers”(2006), che narra la stessa battaglia vista dagli americani. Questo progetto unico di Eastwood si distingue per l’empatia e l’umanità con cui rappresenta “l’altro lato” del conflitto ed esplora l’onore, il sacrificio, la paura, la disumanizzazione della guerra, ma anche la dignità e l’umanità dei soldati considerati “nemici”.
TRAMA
Il film si svolge quasi interamente sull’isola di Iwo Jima, durante una delle più sanguinose battaglie del Pacifico nella Seconda guerra mondiale. Attraverso lettere scritte dai soldati giapponesi (ritrovate decenni dopo), viene raccontata la disperata difesa dell’isola contro l’invasione americana. Al centro della narrazione ci sono due figure principali: Generale Tadamichi Kuribayashi (Ken Watanabe), comandante delle forze giapponesi, che adotta strategie difensive non convenzionali e cerca di evitare sacrifici inutili. Saigo (Kazunari Ninomiya), un panettiere semplice, trasformato in soldato, che vuole solo sopravvivere e tornare dalla moglie e dal figlio.
La pellicola fu nominata a 4 Oscar, vincendone uno, andato al Miglior montaggio sonoro. Fu girato quasi interamente in lingua giapponese, scelta coraggiosa per un film prodotto a Hollywood ed è stato considerato da molti critici come uno dei migliori film del 2006, nonché una delle vette artistiche della carriera di Clint Eastwood.
6) Changeling, 2008
Diretto da Clint Eastwood, scritto da J. Michael Straczynski e interpretato da Angelina Jolie, il film è basato su una storia vera ed è un intenso dramma ambientato nella Los Angeles degli anni ’20, che esplora la corruzione istituzionale, la maternità, e l’abuso di potere. La sceneggiatura si basa su trascrizioni autentiche e atti giudiziari dell’epoca e Angelina Jolie fu acclamata dalla critica per una delle interpretazioni più intense della sua carriera.
TRAMA
Nel 1928, Christine Collins (Angelina Jolie), una madre single di Los Angeles, torna a casa e scopre che il figlio di 9 anni, Walter, è scomparso. Dopo mesi di ricerche, la polizia annuncia trionfalmente di aver ritrovato il bambino. Tuttavia, quando Christine lo vede, si accorge immediatamente che il bambino non è suo figlio. Le autorità, sotto pressione per migliorare l’immagine del dipartimento di polizia (all’epoca gravemente corrotto), le intimano di accettare il bambino come suo. Quando Christine insiste nel denunciare l’errore, viene screditata, umiliata pubblicamente e internata in un ospedale psichiatrico. Con l’aiuto del reverendo Gustav Briegleb (John Malkovich), un predicatore attivista, Christine inizia una battaglia pubblica e legale per trovare il figlio scomparso e denunciare la corruzione della polizia. Il caso si intreccia con un’indagine su una serie di omicidi di bambini in una fattoria a Wineville, portando a rivelazioni scioccanti sul destino del piccolo Walter.
Il film ha ricevuto 3 nomination agli Oscar: Miglior attrice protagonista (Angelina Jolie), Migliore scenografia e Migliore fotografia.
7) Gran Torino, 2008
“Gran Torino” segna uno dei ruoli più iconici della sua carriera post-western. Con questo film, Eastwood esplora temi come razzismo, redenzione, giustizia personale e il cambiamento generazionale. Il cast è composto in gran parte da attori non professionisti, scelti per garantire autenticità. La pellicola fu un grande successo commerciale, incassando oltre 270 milioni di dollari a livello mondiale, nonostante un budget modesto.
TRAMA
Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un veterano della guerra di Corea, vedovo, burbero e razzista, che vive in un quartiere di Detroit ormai abitato in prevalenza da immigrati Hmong (una comunità originaria del sud-est asiatico). Walt è solo, disilluso, e in conflitto con la propria famiglia e con il mondo moderno. L’unica cosa a cui sembra ancora tenere è la sua auto d’epoca, una Ford Gran Torino del 1972. Quando il suo giovane vicino Thao, un ragazzo timido e insicuro, cerca di rubargli la Gran Torino come rito d’iniziazione in una gang, Walt reagisce con durezza. Ma invece di denunciarlo, finisce col stringere con lui e con la sorella Sue un legame profondo. Poco a poco, Walt diventa una sorta di mentore per Thao, cercando di proteggerlo dall’ambiente criminale e riscattando, attraverso di lui, i propri errori e traumi del passato. Il film culmina in un atto estremo di sacrificio e redenzione.
Il pezzo “Gran Torino” – interpretato da Jamie Cullum, scritta da Clint Eastwood, Jamie Cullum, Kyle Eastwood e Michael Stevens – fu nominato ai Golden Globe come Miglior canzone originale.
8) Invictus – L’invincibile, 2009
“Invictus – L’invincibile”, con Morgan Freeman nel ruolo di Nelson Mandela e Matt Damon nei panni del capitano della nazionale sudafricana di rugby, Francois Pienaar, è ispirato a una storia vera, tratta dal libro “Playing the Enemy: Nelson Mandela and the Game That Made a Nation”, di John Carlin. Freeman fu scelto da Mandela stesso come suo interprete ideale in un film e Il titolo “Invictus” deriva da una poesia di William Ernest Henley, che ispirò Mandela durante i suoi anni di prigionia. Nel film, Clint Eastwood non si focalizza solo sullo sport, ma mette in evidenza i processi di guarigione e riconciliazione nazionale e il risultato è veramente eccezionale.
TRAMA
Il film è ambientato nel 1995, subito dopo l’elezione di Nelson Mandela a presidente del Sudafrica, in un paese ancora profondamente segnato dall’apartheid. Mandela comprende che la riconciliazione nazionale non può avvenire solo tramite la politica, ma anche attraverso simboli unificanti. Uno di questi è la Coppa del Mondo di rugby del 1995, che si gioca proprio in Sudafrica. Il rugby, all’epoca, era visto come lo sport dei bianchi, e la nazionale, gli Springboks, era poco amata dalla popolazione nera. Contro ogni previsione, Mandela decide di sostenere apertamente la squadra, guadagnandosi la fiducia del capitano Francois Pienaar. L’obiettivo non è solo vincere, ma unificare una nazione divisa. Attraverso la determinazione, la leadership e la forza dello sport, gli Springboks affrontano una sfida epica contro gli All Blacks della Nuova Zelanda in finale, in un evento carico di significato storico e simbolico.
Il film fu nominato a 2 Oscar: Miglior attore protagonista a Morgan Freeman e Miglior attore non protagonista a Matt Damon.
9) American Sniper (2014)
“American Sniper” è un film biografico tratto dall’autobiografia di Chris Kyle, intitolata “American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History”. La pellicola racconta la vita e le missioni del cecchino più letale della storia militare americana, interpretato da Bradley Cooper. Per il ruolo, l’attore ha messo su 20 kg di muscoli per interpretare Kyle e ha lavorato con un coach vocale per replicarne l’accento e la voce. Il film, però, è stato oggetto di polemiche: alcuni lo hanno elogiato come omaggio ai veterani, altri lo hanno criticato per una rappresentazione ambigua della guerra e del nemico.
TRAMA
Chris Kyle (Bradley Cooper), un texano cresciuto con valori patriottici e un forte senso di protezione per i più deboli, decide di arruolarsi nei Navy SEAL dopo gli attacchi terroristici alle ambasciate americane. Divenuto uno dei più abili cecchini della storia militare statunitense, viene soprannominato “La leggenda” dai suoi compagni, grazie a più di 160 uccisioni confermate durante le sue missioni in Iraq. Il film segue Kyle attraverso quattro turni di servizio, mostrando non solo il suo ruolo in combattimento, ma anche le conseguenze psicologiche che la guerra ha su di lui: la difficoltà di reinserirsi nella vita familiare, il distacco emotivo, e il senso di colpa verso i commilitoni caduti. Parallelamente, affronta il rapporto con la moglie Taya (Sienna Miller) e la sua lotta con il disturbo post-traumatico. Il film si conclude tragicamente con l’assassinio di Kyle da parte di un ex marine sofferente di disturbi mentali.
Il film ha portato a casa l’Oscar al Miglior montaggio sonoro, ma ha ricevuto ben 6 nomination, incluse quelle al Miglior film e al Miglior attore protagonista. In tutto il mondo ha incassato ben 540 milioni di dollari.
10) Il corriere – The Mule, 2018
La storia de “Il corriere” è ispirata a fatti reali, raccontati in un articolo del New York Times Magazine intitolato “The Sinaloa Cartel’s 90-Year-Old Drug Mule”. Clint Eastwood aveva 88 anni quando ha diretto e recitato nel film, tornando come protagonista per la prima volta da “Gran Torino”(2008). Il personaggio di Earl, interpretato dallo stesso Eastwood, è basato sulla vita di Leo Sharp, veterano della Seconda guerra mondiale realmente arrestato nel 2011 a 87 anni mentre trasportava droga per il cartello di Sinaloa. Il film, in generale, riflette su temi cari al regista: il tempo che passa, la colpa, la redenzione, e il prezzo delle scelte sbagliate.
TRAMA
Earl Stone (Clint Eastwood) è un orticoltore novantenne, solo e in difficoltà economiche. La sua vita familiare è a pezzi: ha trascurato per anni moglie e figlia, dedicandosi solo al lavoro. Quando la sua attività fallisce e si ritrova senza un soldo, gli viene offerto un lavoro semplice: guidare un’auto da un punto all’altro. Solo dopo accetta, scopre che sta trasportando droga per un potente cartello messicano. Con il passare del tempo, Earl diventa sorprendentemente il corriere più affidabile e redditizio del cartello, guadagnando grandi somme di denaro e attirando l’attenzione della DEA, in particolare dell’agente Colin Bates (Bradley Cooper). La tensione cresce mentre la polizia si avvicina e il cartello diventa più esigente. Alla fine, Earl sarà costretto a scegliere tra fuggire con il denaro o affrontare le conseguenze dei suoi atti e tentare di ricucire i rapporti con la sua famiglia.
Il National Board of Review (NBR) ha inserito il film tra i Top 10 Film del 2018 e anche al box office fu un successo. La pellicola, infatti, incassò circa 174 milioni di dollari in tutto il mondo, partendo da un budget di 50 milioni.