40 anni fa usciva al cinema la commedia cult con Lino Banfi nei panni dell’allenatore più sgangherato di sempre, Oronzo Canà. Ancora oggi, ogni volta che viene trasmesso in televisione siamo incollati dall’inizio alla fine e questo è merito di vari elementi messi assieme alla perfezione dal regista Sergio Martino.
Il 26 ottobre 1984 usciva nelle nostre sale una delle commedie cult più amate di sempre, “L’allenatore nel pallone”. Il regista è Sergio Martino e la star assoluta della pellicola è Lino Banfi nei panni del mitico allenatore di calcio Oronzo Canà che si destreggia nel mondo del calcio italiano degli anni ’80, cercando di vincere con la sua Longobarda. Nel film ci sono tanti “ospiti” eccellenti tra veri giocatori, allenatori, commentatori e giornalisti sportivi che rendo il tutto molto più realistico ed esilarante allo stesso tempo. Quante volte l’avrete visto?
La trama
Oronzo Canà (Lino Banfi) è un allenatore disoccupato che viene ingaggiato dalla squadra di calcio Longobarda, neopromossa in serie A, il cui presidente, il famoso commendator Borlotti (Camillo Milli) – è stato tradito dalla moglie con il giovane centravanti della squadra, Speroni (Stefano Davanzati). La campagna acquisti si rivela un disastro, quindi Canà va in Brasile con il sedicente mediatore Andrea (Andrea Roncato) il quale, con l’aiuto dell’amico Gigi, tenta di truffarlo. La truffa va male ma Canà tornerà comunque in Italia con la giovane promessa Aristoteles (Urs Althaus). Grazie a lui, la squadra è tra le prime in classifica, fino a quando Speroni riesce ad allontanare dalla squadra Aristoteles colpendolo ad una caviglia. La Longobarda diviene l’ultima in classifica. Nell’ultima giornata di campionato, il presidente svela a Canà che lo ha assunto convinto che con lui la squadra sarebbe di sicuro tornata in serie B, cosa che lui si auspica perché costa troppo mantenere una squadra di prima divisione. Per questo motivo Canà dovrà perdere l’ultima partita, mantenendo in panchina Aristoteles ormai guarito. Ma le cose non andranno proprio così.
96 minuti di puro intrattenimento e follia
96 minuti di puro intrattenimento e follia portati avanti, soprattutto, da Canà, personaggio ispirato all’allenatore Oronzo Pugliese che, come lui, era solito portare il sale nella sua panchina. Indimenticabili sono lo schema di gioco “Bi-Zona”, parodia della “Doppia zona”; le truffe in Brasile dei “farabutti” Giginho e Andrea Bergonzoni (Gigi Sammarchi e Andrea Roncato); gi equivoci provocati dal nome della moglie di Canà, ossia Mara Canà (Giuliana Calandra) e le domande impertinenti del fenomenale e divertentissimo giornalista della Gazzetta dello Sport, Ceretti (Franco Caracciolo). Tutti questi ingredienti, e tantissimi altri, hanno reso “L’allenatore nel pallone” un vero pilastro della nostra commedia e ha fatto brillare ancora di più la stella di Lino Banfi che, dal 1984 in poi, non si è mai più fermato, inanellando tanti altri successi tra televisione e cinema.
La preparazione certosina e la colonna sonora degli Oliver Onions
Banfi e il regista Martino curarono la sceneggiatura con Franco Verucci, Romolo Guerrieri e Pier Francesco Pingitore e nulla fu lasciato al caso. Prima di iniziare a girare, per esempio, Martino andò a Rio De Janeiro per i sopralluoghi e incontrò anche Luciano Nizzola e Luciano Moggi che gli diedero preziosi consigli per lo script. Per le partite della Longobarda, invece, utilizzò molte immagini di repertorio del campionato 1983-1984, intervallandole alle sue riprese. La prima partita di campionato tra Roma e Longobarda è stata girata allo Stadio dei Marmi mentre l’ultima contro l’Atalanta aveva come location lo Stadio Flaminio. E’ fondamentale ricordare anche la colonna sonora degli Oliver Onions, ovvero i fratelli Guido e Maurizio De Angelis, noti per le sigle di alcuni dei più famosi cartoni animati e per i film di Bud Spencer e Terence Hill, che furono fortemente voluti da Martino.
L’allenatore nel pallone 2, il sequel arrivato 24 anni dopo
Ebbene si, nel 2008 lo stesso Sergio Martino decise di girare il sequel della sua creatura, “L’allenatore nel pallone 2“, a distanza di 24 anni. Il cast fu riconfermato (tranne Gigi Sammarchi) e Lino Banfi tornò nei panni di Canà che ormai si è ritirato dal mondo calcistico e gestisce con la moglie una azienda olearia. Invitato ad un importante programma televisivo, l’ex allenatore della Longobarda rivelerà alcune verità scomode, legate a pressioni per far retrocedere la squadra. La Società decide di ingaggiarlo di nuovo per lavare l’onta pubblica, ma il coach non immagina minimamente cosa lo aspetti sin dal primo allenamento. Nel cast ci sono anche tantissimi nuovi “innesti” come i calciatori Francesco Totti, Alessandro Del Piero, Gianluigi Buffon, Luca Toni, Marco Amelia, Fabio Galante, Giancarlo Antognoni, oltre ad altri attori come Biagio Izzo, Andrea Pucci, Maurizio Casagrande, Anna Falchi e il grande Little Tony. Gli incassi, però, non lo premiarono e in Italia si fermarono a circa 7.6 milioni di euro.