“Il Magico Mondo Di Harold”, il nuovo film di Carlos Saldanha, è stato proiettato in anteprima al Giffoni 54 ed è il primo adattamento cinematografico dell’amato classico per bambini di Crockett Johnson, del 1955. La sceneggiatura è di David Guion e Michael Handelman, mentre nel cast troviamo, oltre a Zachary Levi, Lil Rel Howery, Benjamin Bottani, Jemaine Clement, Tanya Reynolds, Alfred Molina e Zooey Deschanel. Curiosi di leggere la nostra recensione? Allora non perdete altro tempo e scorrete subito.
LA TRAMA
Una matita viola per cambiare il mondo
L’avventuroso Harold (Zachary Levi), all’interno del suo libro, può dare vita a qualsiasi cosa semplicemente disegnandola. Dopo essere cresciuto e aver disegnato sé stesso fuori dalle pagine del libro e nel mondo reale, Harold scopre di avere molto da imparare sulla vita vera e che la sua fidata matita viola può scatenare scherzi molto più esilaranti di quanto avesse mai pensato. Quando il potere dell’immaginazione illimitata finisce nelle mani sbagliate, ci vorrà tutta la creatività di Harold e dei suoi amici per salvare il suo mondo e quello reale.
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INFO & CAST
Durata 92 min
Regia Carlos Saldanha
Cast
Zachary Levy: Harold
Zooey Deschanel: Terri
Lil Rel Howery: Alce
Tanya Reynolds: Porcospino
Benjamin Bottani: Mel
LA RECENSIONE
La forza dell'immaginazione non basta a salvare un progetto riuscito a metà
Eravamo molto curiosi di vedere “Il Magico Mondo di Harold” perché abbiamo amato il libro cult “Harold and the Purple Crayon” di Crockett Johnson. Carlos Saldanha, noto per le pellicole d’animazione “L’era glaciale”, “Rio”, “Robost” e “Ferdinand”, ci cimenta per la prima volta con il live action e riporta la storia, scritta nel 1955, ai giorni nostri, trasformando il piccolo Harold in un giovane uomo, Zachary Levy, accompagnato dai suoi amici Alce (Lil Rel Howery) e Porcospino, in quest’avventura che lo porterà a cercare il suo “creatore” nel mondo reale. Dopo un incidente (che nn vi spoileriamo), incontreranno la bella Terry (Zooey Deschanel) e suo figlio Mel (Benjamin Bottani) che li aiuteranno nella loro avventura e, da quel momento, ne succederanno di tutti i colori. Siamo rimasti molto colpiti di vedere la trasposizione sul grande schermo perché, uno dei concetti chiave del libro è proprio quello di liberare la propria fantasia e immaginazione per costruire i nostri sogni, lasciare un’impronta, per noi stessi e per le persone che incontreremo nella nostra vita, ma sempre facendo attenzione a non esagerare. Saldanah, in questo, riesce bene soprattutto nella parte iniziale, ma nella seconda non è supportato dalla sceneggiatura di David Guion e Michael Handelman, che diventa quasi noiosa e ripetitiva – e da una fotografia spaventosamente e incredibilmente scialba e spenta, quasi come se fosse stato girato con un buon cellulare.
Una commedia slapstick classica senza pretese
Zachary Levy è volutamente sopra le righe nei panni di Harold, ed è giustissimo perché la pellicola si riviolge soprattutto ad un pubblico di giovanissimi e la gestualità e i comportamenti surreali e plateali colpiscono subito e restano impressi. Il pastello viola, l’immaginazione di Harold che vola e ci fa volare, ci fa divertire e ridere, ma nelle scene finali riesce a strapparci anche qualche lacrimuccia, sono tutti ingredienti piacevoli che fanno scivolare via i 92 minuti in un attimo. Il regista condensa i canoni classici della commedia slapstick in un calderone che poteva riuscire sicuramente meglio, me alla fine riesce a portare a casa un risultato dignitoso, se contestualizzato, sicuramente non meritevole di tutte le recensioni negative che girano sul web.
Cosa salviamo?
Gli effetti speciali di Matt Welford sono adatti al target a cui sono rivolti, dunque non ci si deve aspettare un risultato alla “Marvel” e, oltre a questo, le musiche di Batu Sener sono veramente molto belle e curate, così come le scenografie di Shepherd Frankel. Noi l’abbiamo visto in lingua originale, quindi abbiamo potuto anche apprezzare la voce di Alfred Molina, voce narrante del film, ossia Crockett Johnson, creatore di Harold, che il protagonista e i suoi amici chiamano "il vecchio" e anche quella di Jemaine Clement nei panni di Gary, il bibliotecario che riesce ad impossessarsi di un pezzo di pastello di Harold per dare vita al suo romanzo fantasy incompreso, altro ruolo che forse poteva essere sviluppato di più ma che non è affatto male. Insomma, fateci sapere cosa ne pensate perchè siamo veramente curiosi di sapere la vostra opinione.
Il voto di Cinefily